Finanza Mutui e tassi BCE: SVB e Credit Suisse cambiano le aspettative

Mutui e tassi BCE: SVB e Credit Suisse cambiano le aspettative

17 Marzo 2023 13:41

Bce tra inflazione e crisi SVB e Credit Suisse. Cosa succede ora

Cosa significa, per quanti hanno sottoscritto un mutuo ipotecario, la decisione della BCE di aumentare di 50 punti base il costo del denaro? La conseguenza di questa decisione comporta l’aumentato del 52% delle rate dei finanziamenti: è questo quanto devono pagare in più, complessivamente, nel corso degli ultimi 18 mesi quanti hanno sottoscritto un mutuo.

Stando alle simulazioni di Facile.it, nel caso in cui l’incremento della BCE si dovesse riflettere in maniera speculare direttamente sull’Euribor, per un qualsiasi mutuo a tasso variabile standard, l’ammontare della rata passerebbe da 456 euro del mese di gennaio 2022 a 693 euro del secondo trimestre 2023.

Mutui, come cambiano le aspettative del mercato

Quanto è accaduto a SVB e al Credit Suisse, sostanzialmente, hanno modificato le aspettative future dei mercati, che adesso stanno scommettendo su rialzi più contenuti nel corso dei prossimi mesi.

Ma soprattutto, adesso si è aperto un nuovo scenario: la BCE potrebbe rallentare, se non addirittura intercompare, il trend rialzista.

Andando a guardare i Futures sugli Euribor, fino a qualche giorno fa, la rata sarebbe potuta arrivare a 740 euro nel corso del mese di giugno.

Adesso, invece, gli analisti prevedono che possa andare oltre i 700 euro.

Per cercare di capire come siano aumentate le rate e come potrebbero aumentare in futuro, dopo il nuovo rialzo dei tassi della BCE, Facile.it ha preso in esame un mutuo a tasso variabile da 126.000 euro sottoscritto nel corso del mese di gennaio 2022.

Il tasso (Tan) di partenza usato nell’analisi è pari a 0,67%, corrispondente ad una rata mensile di 456 euro.

A partire dalla seconda metà del 2022 la Banca Centrale Europea ha deciso di contrastare la crescente inflazione aumentando più volte il costo del denaro, scelta che ha contribuito a far già salire notevolmente il tasso del mutuo variabile (arrivato a sfiorare il 4% a marzo 2023) incremento che, come detto, non pare destinato a fermarsi e anzi con l’ulteriore aumento dei tassi BCE dello 0,50%, che potrebbe portare la rata mensile del mutuo tipo addirittura a circa 693 euro.

Per capire come cambieranno nella realtà le rate dei mutuatari bisognerà aspettare di vedere come si muoverà effettivamente l’Euribor, la cui volatilità è aumentata notevolmente nelle ultime ore a seguito delle vicende SVB e Credit Suisse, spiegano gli esperti di Facile.it.

Il punto di vista dei consumatori

Secondo i calcoli effettuati dal Codacons, l’aumento dei tassi d’interesse deciso dalla BCE comporta un aumento della rata dei mutui pari a 35 euro a famiglia, almeno per quelle che hanno optato per un finanziamento a tasso variabile.

Il mercato dei mutui, in Italia, secondo le stime della Codacons vale almeno 426 miliardi di euro. Adesso come adesso, sarà necessario attendere per capire come reagirà il mercato a questo ulteriore aumento.

L’Euribor, secondo la stima dell’associazione, si è attestato intorno al 2,62% per quello ad un mese, mentre quello a tre mesi si è attestato su un 2,82%.

Nel caso in cui l’aumento della BCE dovesse essere traslato interamente sul mercato, questo significherebbe che l’Euribor salirebbe a quota 3,12% (quello a un mese) e 3,32% (tre mesi).

Prendendo in considerazione la fascia media di un mutuo a tasso variabile, con un importo compreso tra i 125.000 ed i 150.000 euro, della durata di 25 anni – che è l’importo più richiesto in Italia – la rata è destinata ad aumentare tra i 30 ed i 40 euro.

Volendo considerare gli aumenti dallo scorso anno, a seguito degli incrementi imposti dalla BCE, le famiglie si sono trovare a spendere, complessivamente tra i 210 e i 270 euro in più al mese per la rata del mutuo.

Stiamo parlando di una spesa annua, che è aumentata almeno di 2.520 euro nel migliore dei casi, toccando i 3.240 euro nel peggiore.

Stime, grosso modo, confermate da Mutuionline, che spiega che “rispetto a febbraio dello scorso anno la rata di un mutuo variabile, da 140mila euro a 20 anni è aumentata, fino a questo momento, del 25,3% (da 625 euro a 783 euro), e per un mutuo da 250mila a 30 anni è cresciuta del 43,7% (da 793 a 1.139 euro). Con l’ulteriore aumento la rata a 20 anni toccherà quota 819 euro e a 30 anni 1.212 euro, con un ulteriore aumento della rata rispettivamente del 4,6% e del 6,4% rispetto ad oggi“.