Leasing sociale per l’auto: la proposta di ACI sul modello francese
L’automobile oggi è al centro di una grande trasformazione. Affinché ci sia un cambiamento, bisogna far sì che l’auto del futuro diventi accessibile per tutti. Per questo, durante la Conferenza del Traffico e della Circolazione, organizzata dall’Automobile Club d’Italia, il Presidente dell’ACI Angelo Sticchi Damiani avrebbe proposto al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, un progetto: il leasing sociale per l’auto elettrica.
Per certi versi, la proposta richiama molto la misura che il Presidente francese Emmanuel Macron sta cercando di introdurre per i suoi concittadini: un leasing a lungo termine che permetta alle famiglie con bassi redditi di poter usufruire di un’auto elettrica, e quindi di venire incontro alle necessità dettate dalla transizione energetica.
Leasing sociale: la proposta di ACI per l’automobile del domani
Durante la conferenza organizzata dall’ACI, in cui è stata presentata la ricerca della Fondazione Filippo Caracciolo su come sarà l’automobile del prossimo futuro, il Ministro Salvini ha affermato l’urgenza di una formazione davanti alle nuove esigenze legate alla transizione ecologica:
“È opportuno che i giovani che accedono alla patente ricevano la giusta formazione. L’automobile di domani deve arrivare anche sui banchi di scuola, perché se la tecnologia non viene recepita non serve a nulla perché non sarà utilizzata”.
Sempre il Ministro ha avuto modo di valutare la proposta del Presidente dell’ACI, Angelo Sticchi Damiani: introdurre in Italia un noleggio a lungo termine “sociale”, come si starebbe valutando in Francia per gli automobilisti. In pratica lo Stato dovrebbe acquistare delle auto e poi noleggiarle a prezzi calmierati “[…] agli automobilisti che non hanno la possibilità di cambiare il proprio veicolo obsoleto“.
Secondo quanto riportato dalla Redazione ACI, l’idea è stata apprezzata dal Ministro, che l’ha definita “sacrosanta”. Ma a una condizione: a patto di evitare ogni eventuale abuso, soprattutto escludendo la possibilità che possa diventare una sorta di “auto di cittadinanza”.
Leasing sociale per le auto: che cos’è e come funziona in Francia
Quando si parla di leasing sociale, dobbiamo fare riferimento a quanto sta facendo il Presidente della Repubblica Francese Emmanuel Macron.
Davanti alla scadenza del 2035 per la vendita delle auto a motore termico, e al prezzo a volte inaccessibile delle auto elettriche, in Francia già nel 2022 il Presidente Macron aveva promesso durante le elezioni la formula del leasing sociale per le auto elettriche.
Introdotta nella Legge di Bilancio 2023, si tratterebbe un meccanismo di acquisto dilazionato a sostegno delle famiglie con redditi modesti. Pagando una piccola rata ogni mese, anche i nuclei famigliari in difficoltà potrebbero permettersi un’auto elettrica.
Come riporta il TF1, il Governo Francese vorrebbe già introdurre la soluzione entro fine dell’anno, tramite una piattaforma di prenotazione e mettendo a disposizione dei richiedenti le prime auto disponibili all’inizio del 2024. Il sistema del leasing alla francese funzionerebbe secondo “criterio sociale”: i richiedenti dovranno avere “[…] un reddito fiscale di riferimento massimo di 14.700 euro a persona“.
Sempre secondo quanto riportato dal TF1, la prima rata sarà all’inizio a carico dello Stato, così le famiglie interessate non dovranno versare alcun contributo. Successivamente, sarà chiesto loro di provvedere al leasing, pagando all’incirca una quota mensile di 100 euro, a cui si dovranno aggiungere anche spese di assicurazione e di manutenzione.
Ci teniamo a precisare che questa cifra è solo stimata: la rata potrebbe essere variare a seconda del modello.
Quali auto potranno rientrare nel leasing sociale
Al momento non ci sono informazioni in merito alle tipologie di auto considerate nell’ambito del leasing sociale, almeno per quanto riguarda in Italia. Sempre il TF1 riferisce che ad oggi sono pochi modelli che potrebbero rientrare tra le auto ammissibili al leasing sociale in Francia: si stimano circa 20.000 veicoli per il 2024. Il motivo di questo parco macchine esiguo è dovuto ai requisiti necessari affinché le macchine possano risultare idonee per il leasing:
“Per aderire al sistema, i veicoli devono soddisfare gli stessi criteri definiti per le auto che possono beneficiare del bonus ecologico, ovvero avere la minore impronta di carbonio possibile, ed essere prodotti in Europa. […] I primi tre modelli interessati sono la nuova Citroënë-C3, la Renault Twingo E-Tech e la Fiat 500e. “
Sempre in Francia, non si sa se, oltre all’auto nuova, ci sarà spazio per l’usato. Nel complessivo si parlerebbe di poche migliaia di veicoli in circolazione, anche se davanti a una platea così estesa è possibile che lo Stato potrebbe aumentare le file di auto disponibili per il leasing. Ovviamente, la misura dovrà essere finanziata dallo Stato, con tanto di quota massima a suo carico sull’importo totale di un veicolo. Ad oggi però questa quota non è ancora trapelata.