Finanza Immobiliare 2024: Milano la più cara per l’acquisto, ma Firenze potrebbe scalzarla per l’affitto

Immobiliare 2024: Milano la più cara per l’acquisto, ma Firenze potrebbe scalzarla per l’affitto

Pubblicato 20 Dicembre 2023 Aggiornato 22 Dicembre 2023 11:55

Dove andrà il mercato immobiliare italiano nel corso del 2024? Si prospetta un possibile incremento nei prezzi degli immobili, segnando così una variazione rispetto al 2023, caratterizzato da una certa stabilità. Questa previsione emerge da un’analisi condotta da Immobiliare.it Insights, la quale indica Milano come la città più costosa per le transazioni di compravendita, mentre andrebbe a Firenze  il primato per quanto riguarda gli affitti.

Per quanto concerne le vendite, lo studio prevede un aumento del 6% a Catania, del 4,1% a Verona, del 2% a Milano e dell’1,1% a Roma. Sugli affitti, invece, si prevede un notevole incremento a Napoli (+16,8%) e a Firenze, dove ci si attende un aumento del +18%.

Milano resta la città più cara per comprare

Nonostante non registri la crescita percentuale più elevata, Milano confermerà la sua posizione di città con i prezzi di vendita più elevati. Nel capoluogo lombardo, infatti, si prevede che l’acquisto di un immobile richiederà mediamente quasi 5.500 euro al metro quadro, rappresentando un incremento di circa 100 euro al metro quadro rispetto ai valori attuali.

Attese oscillazioni positive, intorno al +3%, anche per Napoli, Genova, Bari, Venezia e Torino. I prezzi al metro quadro previsti si collocano su fasce di prezzo molto diverse, variando dai 3.415 euro al metro quadro di Venezia ai 1.707 euro al metro quadro di Genova. Bari e Torino, inoltre, supereranno i 2.000 euro al metro quadro entro la fine del prossimo anno, rappresentando una novità per entrambe le città.

Per il 2024 Firenze si prepara ad essere la più costosa per gli affitti

Storia diversa in tema di affitti. Nel 2024 Milano potrebbe perdere il primato di città con le locazioni più costose. Dall’analisi condotta da Immobiliare.it, Firenze si avvicinerà ai 29 euro al metro quadro entro la fine dell’anno successivo, in aumento rispetto agli attuali 24,5 euro al metro quadro. Milano, pur registrando un incremento a 25 euro al metro quadro, si collocherà dietro il capoluogo toscano, ma comunque in salita rispetto agli attuali 24,7 euro al metro quadro.

Napoli sperimenta una crescita significativa, passando da poco più di 14 euro a 16,7 euro al metro quadro. Altre località, come Bari, Genova, Palermo e Torino, vedranno incrementi più contenuti, nell’ordine del +4% o +5%, mentre molte altre si manterranno sostanzialmente stabili. È il caso di Bologna, che, dopo la crescita degli ultimi mesi, si fermerà a 19,5 euro al metro quadro, con una lieve diminuzione dello 0,2%.

Ma per le compravendite i numeri rimangono distanti dalle performance del 2022

Antonio Intini, chief business officer di Immobiliare.it, nel rapporto afferma: “È vero che le dinamiche di prezzo sono lente a reagire ed è per questo che le previsioni non dipingono un 2024 di prezzi in discesa. Va detto che l’ascesa dei tassi dei mutui e la corsa dell’inflazione hanno ridimensionato le intenzioni e la capacità d’acquisto degli italiani, spostando una fetta di domanda verso la locazione, un mercato che quindi potrebbe veder salire i prezzi in risposta a un aumento dell’interesse”.

Secondo il rapporto, in termini di volumi di compravendite, sia il 2023 che il 2024 si collocano lontani dalle prestazioni eccezionali registrate nel 2022, e l’andamento tornerà a seguire un ritmo più regolare, simile a quello che si sarebbe avuto in assenza della crisi legata al Covid.

“In particolare, per quanto riguarda l’affitto nelle zone in cui il mercato immobiliare è stato più dinamico nell’ultimo periodo, come Bologna o Firenze, non è sempre facile prevedere l’evoluzione del settore nel corso dell’anno successivo – aggiunge Intini -. La locazione è estremamente sensibile ai cambiamenti socio-economici che coinvolgono il nostro Paese, e i proprietari che mettono in affitto sono pronti a adeguare rapidamente il prezzo del loro immobile alle nuove richieste del mercato. Sarà essenziale monitorare attentamente gli sviluppi attuali per comprendere come eventi specifici, normative e direttive influenzeranno i prezzi nel settore residenziale, specialmente nelle località caratterizzate da una forte vocazione turistica.”