Finanza Italiani e mattone: immobili “pesano” per il 63% del patrimonio

Italiani e mattone: immobili “pesano” per il 63% del patrimonio

12 Dicembre 2024 14:04

Nonostante le incertezze di natura geopolitica, il 59,4% degli italiani dichiara di aver risparmiato nei dodici mesi precedenti, in netto aumento rispetto al 53,5% del 2022 e al 54,7% del 2023. Al contempo cala lievemente la quota media di reddito risparmiata (11%, da 12,6).

Così emerge dall’indagine di Intesa Sanpaolo e Centro Einaudi sul Risparmio e sulle scelte finanziarie degli italiani 2024 secondo cui risparmiano più della media i laureati (79,2%), gli imprenditori e i liberi professionisti (79,9%) o chi ha redditi elevati (74%).

Italiani popolo di risparmiatori: ecco gli obiettivi

Gli italiani non perdono la loro etichetta di risparmiatori. Ma quali sono le ragioni principali che li spingono a risparmiare? In primis per raggiungere obiettivi genericamente precauzionali (37%), per supportare i figli (20%), per realizzare investimenti per la casa (19%) e anche per la vecchiaia (16%). Inoltre rivela l’Indagine che ben l’8,2% risparmia per difendersi dall’inflazione (era il 5% nel 2023), mentre lo 0,3% lo fa per realizzare nuovi investimenti (in significativa flessione dal 5% dello scorso anno).

Cala però la quota media di reddito risparmiata che oggi è pari all’11%, in flessione dal 12,6% del 2023. Inoltre la maggioranza degli intervistati conferma la propria indipendenza finanziaria, con sensibili differenze di genere (uomini 97,6%; donne 92,0%), ma anche livello di istruzione (laureati 97,7%; medie inferiori/elementari 93,0%), professione (imprenditori e liberi professionisti 100%; lavoratori manuali 94,7%) e fasce di età (65enni e oltre 97%; 35-44enni 90,8%).

Il 60,3% degli intervistati inoltre si ritiene soddisfatto del reddito corrente: esprime soddisfazione il 65,4% degli uomini, contro il 54,2% delle donne. In merito alle aspettative pensionistiche, solo il 34,2% del campione si dichiara ottimista (uomini 43,9%; donne 24,8%) ma nonostante ciò, continua la propensione alla sotto-assicurazione previdenziale.

Tra chi investe, la  diversificazione dei portafogli si conferma in declino rispetto ad inizio decennio, con solo il 30% dei risparmiatori che, tra il 2021 e il 2024, hanno optato per strumenti diversificati (erano il 40% nel 2019). La sicurezza però resta una priorità per gli investitori visto che circa il 65% la sceglie come prima opzione, in aumento rispetto al 60% del 2023. Dietro troviamo la liquidità  con circa il 14% delle preferenze, in linea con lo scorso anno.

Gli immobili pesano per il 63% del patrimonio medio del campione

Il mattone è da sempre considerato un bene rifugio per gli italiani. Lo conferma anche lo studio pubblicato oggi, secondo cui il patrimonio medio del campione  intervistati risulta di circa 300.000 euro, di cui il 63% è costituito da immobili; il valore mediano della casa è stimato in 201.000 euro. Tuttavia l’investimento immobiliare riguarda una quota minoritaria degli intervistati: nei 12 mesi a partire dal gennaio 2023, solo il 2,2% dichiara di aver acquistato un immobile da destinare ad abitazione principale e lo 0,9% ha comprato una seconda casa.

C’è anche chi ha comprato un’abitazione per i figli (0,7%), ma il dato incoraggiante che emerge è l’aumento della percentuale di proprietari nella fascia di età dai 18 ai 34 anni: sono il 60% nella rilevazione 2024, dal 49,2% del 2023.

Capitolo mutui, prosegue il calo del rapporto rata/entrate delle famiglie (17,3% nel 2024, dal 18,6 del 2022). Il 23% degli intervistati destina al servizio del mutuo tra il 16 e il 20% degli introiti netti mensili; il 25% paga tra il 21 e il 30%.