Finanza Cartelle esattoriali, arriva lo stralcio fino a 1.000 euro

Cartelle esattoriali, arriva lo stralcio fino a 1.000 euro

7 Marzo 2023 15:17

Da oggi in poi, i contribuenti hanno la possibilità di accedere allo stralcio delle cartelle esattoriali fino a 1.000 euro.

In estrema sintesi, i contribuenti hanno la possibilità di vedere annullati i propri debiti con il fisco, senza essere costretti a pagare una qualsiasi cifra.

Proprio in questi giorni, l’Agenzia delle Entrate Riscossioni ha provveduto ad aggiornare i modelli per dare la possibilità agli enti diversi rispetto alle amministrazioni statali, alle agenzie fiscali e agli enti pubblici previdenziali di annullare le varie cartelle esattoriali.

Ricordiamo che la Legge di Bilancio 2023 aveva previsto lo stralcio automatico (ossia l’annullamento) delle cartelle esattoriali sino ad un importo massimo pari a 1.000 euro, che fossero già stati affidati dall’Agenzia Entrate Riscossioni nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2000 ed il 31 dicembre 2015.

Quello che abbiamo davanti, sostanzialmente, è uno stralcio parziale, che si riferisce unicamente agli interessi e alle sanzioni.

Nel caso in cui le cartelle esattoriali dovessero contenere delle multe per delle violazioni del Codice della Strada, l’annullamento coinvolgerebbe unicamente gli interessi e non l’eventuale multa.

Stralcio delle cartelle esattoriali

La Legge di Conversione del Decreto Milleproroghe ha introdotto alcune novità per i contribuenti.

Ha dato, infatti, la possibilità agli enti, che non hanno aderito allo stralcio, di farlo entro la scadenza del 31 marzo 2023.

Questa particolare norma permette agli enti, inoltre, di applicare il cosiddetto stralcio totale: in estrema sintesi viene annullato completamente il debito del contribuente.

L’ente interessato, comunque vada, è tenuto a comunicarlo all’Agenzia delle Entrate Riscossioni entro e non oltre il 31 marzo 2023.

Uno dei capitoli più corposi ed interessanti della Legge di bilancio 2023 a firma del Governo Meloni, è costituito proprio dallo stralcio delle cartelle esattoriali fino a 1.000 euro.

Una delle novità più importanti della Legge di bilancio è proprio la possibilità, da parte dei Comuni e dagli enti diversi rispetto ai centrali, di stralciare completamente e totalmente le cartelle esattoriali.

L’annullamento è totale e non solo parziale, come era stato previsto in un primo momento.

Stiamo parlando, in estrema sintesi, della cancellazione di un determinato tipo di debiti, che i diretti interessarti hanno accumulato nel corso degli anni e che non sono mai stati sanati.

Quali debiti sono stati cancellati

La Legge di bilancio 2023 ha provveduto a stralciare le cartelle esattoriali con un importo massimo pari a 1.000 euro.

Attenzione, che nell’elenco dei documenti eliminati non ci sono finiti completamente tutti: ma solo quelli emessi nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2000 ed il 31 dicembre 2015.

In altre parole vecchie di sette anni rispetto al 2023. Vengono stralciati e annullati i debiti che il fisco non riesce più a riscuotere.

Siamo davanti ad una norma che è sulla falsariga di quella contenuta all’interno del Disegno Legge Sostegni, con la quale vennero stralciate le cartelle esattoriali con un importo fino a 5.000 euro.

Nella Manovra 2023 è stato esplicitamente specificato che “sono automaticamente annullati, alla data del 31 gennaio 2023, i debiti di importo residuo, alla data di entrata in vigore della presente legge, fino a mille euro, comprensivo di capitale, interessi per ritardata iscrizione a ruolo e sanzioni, risultanti dai singoli carichi affidati agli agenti della riscossione dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2015″.

Il funzionamento di questo stralcio è molto semplice. Gli uffici tributari andranno a verificare quanto sia vecchio il debito trasformato in cartella esattoriale e il suo importo.

Se il debito è stato iscritto a ruolo nel periodo gennaio 2000-dicembre 2015 e se il suo importo è fino a 1.000 euro (comprensivo di capitale, interessi per ritardata iscrizione a ruolo e sanzioni), allora questo verrà di fatto stralciato e cestinato. Il contribuente dal canto suo non dovrà pagare più nulla allo Stato.