Wall Street in calo, ancora sotto pressione First Republic (-20%)
Avvio di seduta nervoso per Wall Street al termine di una settimana tumultuosa e in una giornata potenzialmente volatile in occasione della contemporanea scadenza di opzioni e future su indici e opzioni.
Dopo circa un’ora di scambi, l’S&P 500 cede lo 0,8%, il Dow Jones l’1,1% e il Nasdaq perde lo 0,4%. Ancora sotto pressione First Republic Bank (-20%), nonostante l’intervento di 11 banche, tra cui Bank of America, Wells Fargo, Citigroup, JPMorgan Chase, Goldman Sach e Morgan Stanley, per blindare la banca regionale depositando presso di essa $30 miliardi. In controtendenza FedEx (+8%) dopo aver alzato le prospettive sui profitti.
Le turbolenze degli ultimi giorni nel settore finanziario hanno depresso il sentiment degli investitori, preoccupati per una possibile recessione economica. Nell’ultima settimana le banche statunitensi hanno preso in prestito un totale di 164,8 miliardi di dollari, a segnalare un’escalation delle difficoltà di finanziamento in seguito al fallimento della Silicon Valley Bank.
Ciononostante, la Fed sembra avviarsi verso un aumento dei tassi (di 25 punti base) nella riunione della prossima settimana, come sottolineato da Blackrock. JPMorgan invece prevede una tregua che possa portare ai mercati un “sospiro di sollievo”, in quanto “la stabilità finanziaria è più importante dell’inflazione e la Fed faticherebbe a trasmettere la politica monetaria attraverso un sistema bancario in dissesto”.
Rendimenti obbligazionari in calo, con il biennale in ribasso di 14 bp al 4,02% e il decennale (-15 bp) al 3,43%. Dollaro in calo rispetto alle altre principali valute, con il cambio EUR/USD in lieve rialzo a 1,063 e il dollaro/yen in discesa a 132,1. Tra le materie prime torna a perdere terreno il petrolio, con il Brent a 72,6 dollari e il Wti a 66,3 dollari.