News Finanza Indici e quotazioni Wall Street paga scotto trimestrali Apple e Amazon. Diffuso parametro inflazione preferito dalla Fed. Ecco come gli indici chiudono ottobre

Wall Street paga scotto trimestrali Apple e Amazon. Diffuso parametro inflazione preferito dalla Fed. Ecco come gli indici chiudono ottobre

29 Ottobre 2021 16:02

Wall Street contrastata, pronta a concludere il mese di ottobre con il segno più. Alle 16 circa ora italiana il Dow Jones è ingessato, con una variazione pari a +0,07% a 35.775; lo S&P 500 cede lo 0,21% a 4.587 punti, mentre il Nasdaq fa-0,43% a 15.382 punti.

Amazon e Apple rovinano la festa al Nasdaq ,che proprio ieri, prima che le due Big Tech e componenti dei titoli FAANG snocciolassero i bilanci, ha chiuso a un livello record, insieme allo S&P 500 e al Nasdaq Composite.

Amazon ed Apple scivolano del 4% circa. I due colossi non intaccano tuttavia il bilancio positivo di questa stagione degli utili trimestrali Usa. Più dell’80% delle società quotate sullo S&P 500 ha riportato utili migliori delle attese e la crescita dei profitti, in media, è attesa in rialzo del 38,6% su base annua.

Tra gli altri titoli bene Exxon Mobil (+1%) e Chevron (+1,2%), dopo che entrambi i colossi oil Usa hanno comunicato trimestrali migliori delle attese, beneficiando del rally dei prezzi del petrolio.

In particolare Chevron ha visto il flusso di cassa disponibile balzare al valore più alto della sua storia, nel corso del terzo trimestre. Caterpillar +1,6% e Microsoft si confermano oggi tra i titoli migliori del Dow Jones.

Dal fronte macroeconomico è stato reso noto, insieme ai dati sulle spese per consumi e redditi personali, il parametro attentamente osservato dalla Federal Reserve per prendere decisioni di politica monetaria, ovvero il PCE core, termometro cruciale per monitorare l’inflazione: su base mensile l’indicatore è salito dello 0,2%, meno del +0,3% atteso e rispetto al +0,3% del mese precedente. Su base annua, il PCE core è aumentato del 3,6%, meno del +3,7% stimato e allo stesso ritmo di crescita di agosto.

L’indice PCE complessivo è salito su base annua del 4,4%, accelerando il passo rispetto al +4,2% di agosto, avanzando dello 0,3% su base mensile.

In calo i redditi personali, scesi dell’1%, peggio del -0,2% atteso e dopo la crescita precedente pari a +0,2%. Le spese per consumi sono cresciute invece dello 0,6%, meglio del +0,5% previsto, anche se a un ritmo dimezzato rispetto al +1% precedente.

Tornando al trend della borsa Usa, va detto che tutti e tre gli indici azionari Usa si apprestano a terminare la settimana in territorio positivo per la quarta settimana consecutiva, a conferma dell’ottima performance nel mese di ottobre, giunto ormai al capolinea.

Lo S&P 500 ha guadagnato a ottobre il 6,7%, riportando la migliore performance dal novembre del 2020; il Dow Jones è salito del 5,6%, mentre il Nasdaq ha messo a segno un rally del 6,9%.

Gli investitori continuano a snobbare il dato sul PIl Usa relativo al terzo trimestre, diffuso nella giornata di ieri, salito al ritmo annualizzato del 2%, al di sotto del +2,8% previsto dal consensus.

“Il Pil ci ha detto qualcosa che sapevamo già, ovvero che l’economia ha rallentato il passo in modo considerevole nel terzo rimestre – ha commentato Ryan Detrick, chief market strategist presso LPL Financial, stando a quanto riportato dal sito della CNBC – La buona notizia è che riteniamo che i prossimi trimestri riusciranno più che a compensare il rallentamento, visto che la situazione sanitaria del Covid continua a migliorare”.