News Finanza Indici e quotazioni Wall Street cauta in attesa Fed e audizione Big Tech. Morgan Stanley alza tp Tesla a $2.500. Boom Kodak

Wall Street cauta in attesa Fed e audizione Big Tech. Morgan Stanley alza tp Tesla a $2.500. Boom Kodak

29 Luglio 2020 16:00

Wall Street in rialzo ma cauta, con il Dow Jones che oscilla attorno alla parità, a 26.383 punti; molto meglio fa il Nasdaq, che avanza dello 0,70% a 10.475. Lo S&P 500 avanza dello 0,43%, a 3.232 punti. Attenzione oggi a Facebook, Google, Amazon ed Apple: Mark Zuckerberg & Co testimonieranno virtualmente al cospetto della sottocommissione della Camera Usa sull’Antitrust.

Da segnalare che il valore di mercato di Facebook è stato superato poche ore fa dalla rivale cinese Tencent. Il valore totale della capitalizzazione di mercato del social media cinese si è attestato oggi, alle 15.07 ora di Singapore, a 5,15 trilioni di dollari di Hong Kong, l’equivalente di $664,50 miliardi. La capitalizzazione di Facebook, stando al valore di chiusura del titolo della vigilia, è pari invece a $656,15 miliardi, dunque inferiore.

Attenzione anche a Tesla, dopo che gli analisti di Morgan Stanley hanno rivisto al rialzo il target price sul titolo per la seconda volta, questo mese. Lo scenario bullish prevede ora un balzo fino $2.500, a fronte di un rating che tuttavia è stato confermato a “underweight”. Il titolo sale dell’1,6% circa a $1.500.

Prosegue anche oggi la valanga di buy sul titolo Eastman Kodak, che ieri ha concluso la sessione di Wall Street volando del 203%, dopo essere schizzato fino a +280%. La febbre continua, dopo alcune indiscrezioni riportate dal Wall Street Journal, secondo cui la società, attiva nel settore chimico e nella produzione di pellicole cinematografiche e apparecchiature per immagini e per la stampa, avrebbe ottenuto un prestito federale del valore di $765 milioni per la produzione di farmaci per la cura di diverse malattie. I rumor sono stati confermati dall’amministrazione Trump. Il titolo Eastman Kodak vale ora più di 16 dollari e sta volando in premercato di oltre +160%.

Focus su Boeing, il titolo vira in rosso con una perdita del 2%, dopo aver riportato una perdita di bilancio decisamente peggiore delle attese. Il colosso aerospaziale e della difesa Usa ha sofferto una perdita netta di $2,38 miliardi, o $4,20 per azione, meno del passivo di $2,94 miliardi, o di $5,21 per azione, dello stesso periodo dell’anno precedente. Escludendo le voci di bilancio straordinarie, la perdita per azione core è scesa a $4,79 dai $5,82 precedenti, confermandosi tuttavia ben peggiore del passivo per azione di $2,57 atteso dal consensus di FactSet.

I risultati, ha spiegato Boeing, “sono stati colpiti in modo significativo” dalla pandemia del COVID-19 e dal fatto che gli aerei 737 MAX sono rimasti a terra.

Il giro d’affari è sceso del 25% a $11,81 miliardi, meno dei $12,95 miliardi stimati dagli analisti. A pesare soprattutto la divisione degli aerei commerciali, che ha assistito a un tonfo del fatturato del 65% a $1,63 miliardi, peggio del fatturato di $2,91 miliardi previsto dal consensus. Il flusso di cassa è stato negativo per $5,63 miliardi, comunque meglio dei -6,67 miliardi attesi.

In generale, gli investitori di tutto il mondo attendono l’esito della riunione del Fomc, il braccio di politica monetaria, atteso per la giornata di oggi.

Così in una nota Kim Mundy, economista di Commonwealth Bank of Australia:

“Ci aspettiamo che il Fomc rimarrà dovish, ammettendo che l’outlook economico degli Stati Uniti si è deteriorato dall’ultimo meeting dell’11 giugno. Da allora – ha continuato Mundy – gli Usa hanno assistito a più di 2 milioni di nuovi casi di coronavirus. Questo ha rallentato gli sforzi lanciati da alcuni stati per riaprire le loro economie (a seguito del lockdown) e il risultato è che l’incertezza sulla ripresa del Pil Usa è aumentata”.

Nell’attesa del verdetto Fed, il dollaro continua a oscillare vicino al minimo degli ultimi due anni, a quota 93,720. L’euro rimane in rialzo a $1,1750 circa, dopo il record degli ultimi 22 mesi testato nei confronti del biglietto verde nella sessione di lunedì, a quota $1,17815. Oro stabile a $1.956,81 l’oncia, dopo il record di sempre (contratto spot), testato a $1.980,57. I futures sull’oro avanzano dello 0,5% circa a $1.954. Argento in lieve ribasso, rimane sopra la soglia di 24 dollari.