News Finanza Notizie Italia Piazza Affari in ‘modalità cautela’: Tim svetta (+6%), Saipem annuncia aumento da 2 mld

Piazza Affari in ‘modalità cautela’: Tim svetta (+6%), Saipem annuncia aumento da 2 mld

25 Marzo 2022 09:25

L’ultima seduta della settimana prende il via all’insegna della cautela per Piazza Affari, con gli investitori che continuano a guardare all’evoluzione del conflitto Russia-Ucraina, entrato nel suo secondo mese. Oggi a Bruxelles torna a riunirsi il Consiglio europeo a cui parteciperà anche il presidente americano Joe Biden. Al termine del vertice è prevista una conferenza stampa del presidente del Consiglio Mario Draghi. In questo clima di attesa e incertezza, l’indice Ftse Mib ha aperto in moderato rialzo e adesso si muove sotto la parità a quota 24.361,33 punti (-0,16%).

Tra i migliori titoli del listino milanese spicca Telecom Italia che avanza di circa il 6% dopo i guadagni della vigilia. “Pur in uno scenario che rimane molto fluido, Tim sembra procedere con sempre maggiore convinzione sul percorso stand-alone di separazione di NetCo e ServCo e di integrazione di NetCo con OF e valorizzazione di ServCo nelle sue diverse componenti”, scrivono gli esperti di Equita sottolineando che sembra, invece, allontanarsi l’offerta Kkr. Da monitorare il titolo Saipem (+1,4%) che ha presentato un aggiornamento al piano 2025 e l’aumento di capitale da 2 miliardi di euro. Il gruppo italiano dei servizi petroliferi prevede di realizzare una crescita dei ricavi del 15% annuo tra il 2021 e il 2025 e un Ebitda adjusted di oltre 0,5 miliardi nel 2022 e oltre 1 miliardo nel 2025. Presentata anche la manovra finanziaria che si articola in un aumento di capitale di 2 miliardi la cui realizzazione è prevista entro la fine dell’anno. I soci Eni e Cdp hanno assunto l’impegno a sottoscrivere complessivamente circa il 43% dell’aumento di capitale, in proporzione alle partecipazioni detenute. Positiva Exor (+0,2%) che ha annunciato un ritorno all’utile nel 2021.

Nelle retrovie Poste Italiane (-1,6%) ma anche Fineco che cede circa l’1% e Ferrari che indietreggia dello 0,9 per cento.