News Notiziario Notizie Italia Piazza Affari: Ftse Mib cala a picco nel finale (-1,65%), tonfo di Stm (-4,5%)

Piazza Affari: Ftse Mib cala a picco nel finale (-1,65%), tonfo di Stm (-4,5%)

23 Agosto 2019 17:43

L’ennesima brusca virata in territorio negativo di Piazza Affari provoca una chiusura di settimana molto debole per il Ftse Mib che perde l’1,65% a 20.473,86 punti. A pesare sui mercati la notizia di una contromossa da parte della Cina nella guerra commerciale contro gli Stati Uniti. Oggi il ministro delle Finanze cinese ha annunciato l’introduzione di tariffe doganali su prodotti americani per 75 miliardi di dollari. I dazi scatteranno in due tranche, il 1° settembre e il 15 dicembre che coincidono con le date in cui gli Stati Uniti dovrebbero aumentare i dazi all’importazione sulle merci di Pechino. La notizia allontana la prospettiva di un accordo tra le due super potenze economiche.

Il presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, al Jackson Hole, la tradizionale riunione di fine estate dei banchieri centrali e gli esperti di politica monetaria del mondo, ha detto che “La nostra sfida attraverso la politica monetaria è ora sostenere l’espansione in modo che la forza del mercato del lavoro si estenda ancora di più e che l’inflazione centri saldamente il target del 2%”. Secondo Powell, la domanda chiave da porsi per delineare la politica monetaria è come si può sostenere al meglio la massima occupazione e la stabilità dei prezzi in un mondo con tassi di interesse bassi.

In Italia l’attenzione del mercato rimane rivolta al fronte politico. Al termine delle consultazioni, il presidente Sergio Mattarella ha deciso di dare ai partiti fino a martedì per cercare una nuova maggioranza formata da Partito Democratico e Movimento 5 Stelle che arrivi a fine legislatura come alternativa al ritorno alle urne. Notizia apprezzata dai mercati, sempre più convinti che la possibilità di nuove elezioni in autunno sia molto bassa.

A Piazza Affari, Recordati chiude al primo posto del Ftse Mib con un rialzo dell’1,2%. In positivo anche Juventus (+1,1%) e Terna (+0,1%).

Debole Leonardo (-1,3%) che ha accolto con favore l’impegno costante del ministro della Difesa del Canada, Harjit S. Sajjan, verso l’ammodernamento e l’espansione della flotta di elicotteri da ricerca e soccorso Cormorant e che sarà reso possibile attraverso il programma denominato Cormorant Mid-Life Upgrade.

Vendite su Tenaris (-1,5%) la cui quota spettante nell’ordine da 3,6 miliardi di dollari assegnato da Abu Dhabi National Oil sarebbe pari a 1,9 miliardi di dollari. La cifra “rappresenterebbe la parte alta del range che avevamo ipotizzato”, sottolineano gli analisti di Equita, che ieri avevano giudicato positiva la notizia del contratto.

In ribasso Nexi (-1,3%) dopo che gli analisti di Banca Imi hanno confermato la raccomandazione add sul titolo ma hanno rivisto al rialzo il target price, portandolo da 10 a 10,8 euro. Un aumento, si legge nel report di Banca Imi, che avviene “dopo la revisione del nostro costo medio ponderato del capitale e l’aggiornamento dei multipli di mercato”.

Terminano in fondo al paniere principale di Piazza Affari Cnh Industrial (-3,4%) e Stm (-4,5%). Quest’ultima, e più in generale il comparto dei chip, risente delle tensioni commerciali tra Usa e Cina concentrate sul comparto tecnologico.