News Notiziario Notizie Italia Piazza Affari chiude male dopo balzo inflazione USA, altro tonfo record per Saipem

Piazza Affari chiude male dopo balzo inflazione USA, altro tonfo record per Saipem

13 Luglio 2022 17:38

Mercoledì difficile per Piazza Affari che ha accelerato al ribasso dopo il nuovo balzo dell’inflazione USA. Il Ftse Mib segna in chiusura -0,93% a quota 21.286 punti.

Il mercato ha accolto male l’inflazione Usa, balzata oltre le attese al 9,1% a giugno, sui massimi a oltre 40 anni. L’inflazione core è aumentata su base annua del 5,9%, a un ritmo inferiore rispetto al +6% precedente, ma anche in questo caso più delle attese di un aumento pari a +5,7%. Crescono così le attese di una Fed super aggressiva sui tassi. Ora sul mercato dei futures sui fed funds si arriva a scommettere addirittura con una probabilità del 33% che la Fed di Jerome Powell alzi i tassi di 100 punti base tra due settimane, nella prossima riunione della banca centrale americana.

Dopo la lettura dell’inflazione Usa scossone anche sul forex con l’euro scivolato sotto la parità con il dollaro per la prima volta negli ultimi 20 anni. La Bce non si appresta ad alzate questo mese i tassi per la prima volta in oltre un decennio, ma il differenziale di tasso di interesse in aumento rispetto agli Usa rischia di mantenere alta la pressione ribassista sulla valuta europea.

Sul parterre di Piazza Affari giornata difficile per Leonardo (-2,81%), tra i migliori alla vigilia. Banche in affanno anche oggi con Bper a -2,60% e Banco BPM a -1,8%. Tra i peggiori di oggi anche Stellantis con -2,42%.

Infine nuovo crollo per Saipem (-43,2%) che ieri aveva segnato il peggior calo degli ultimi 37 anni con oltre -48%. Oggi Saipem ha annunciato che sono stati venduti all’asta su Euronext Milan 2.052.446 diritti di opzione su un totale di 6,284,082 diritti di opzione non esercitati al termine del periodo di opzione dell’aumento di capitale da 2 miliardi di euro. Le sottoscrizioni dei diritti inoptati sono pari al 9,9% delle nuove azioni rivenienti dall’aumento di capitale.