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Lavoro, Confcommercio: in 6 anni + 51,6% professioni indipendenti. Boom al Sud

9 Novembre 2017 13:51

Cresce il coraggio in Italia di fare impresa autonoma. Secondo una ricerca condotta dall’ufficio studi Confcommercio, presentata al convegno di Confcommercio Professioni, “Le professioni tra rappresentanze e riforme”, negli ultimi sei anni il numero di professionisti indipendenti è cresciuto del 51,6% contro il +14,8% dei liberi professionisti e il +5,8% di quelli iscritti agli ordini. A livello geografico, lo studio evidenzia un “boom” nel Mezzogiorno: tra il 2009 e il 2015, se gli occupati in generale sono diminuiti di quasi mezzo milione, i professionisti indipendenti sono aumentati di quasi il 73%. In questa categoria rientrano le figure regolamentate ma che non hanno ordini come, ad esempio, le guide turistiche, gli amministratori di condominio, i consulenti tributari, gli informatici, i wedding planner, i designer, i grafici, i formatori. I nuovi professionisti si inquadrano per la quasi totalità nei servizi di mercato (97%) e svolgono soprattutto attività professionali, scientifiche e tecniche (per il 52,1%), con un reddito medio pro capite di 18mila euro.

L’indagine mette in evidenza che in Italia ci sono più di un milione e 300mila liberi professionisti, pari a circa il 6% degli occupati complessivi, con un reddito medio pro capite di oltre 38mila euro. Di questi, la maggioranza (983mila) è iscritta ad albi o ordini, con un reddito medio pro capite di quasi 45mila euro, mentre i professionisti non ordinistici, cioè le nuove professioni (free lance, professionisti indipendenti), sono 344mila con un reddito medio pro capite di 16.500 euro.

Intervenendo al convegno di Confcommercio Professioni, il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, ha dichiarato: “L’Italia si conferma il Paese delle partite Iva, dei free lance, del lavoro autonomo”. E ha aggiunto: “Siamo di fronte ad un bivio: o valorizzare queste professionalità facendole crescere o condannarle ad un ruolo residuale”.