News Notiziario Notizie Italia Istat su Pil Italia: ‘dati suggeriscono proseguimento fase ripresa, fiducia aumentata’

Istat su Pil Italia: ‘dati suggeriscono proseguimento fase ripresa, fiducia aumentata’

2 Settembre 2020 15:36

“Nel secondo trimestre il Pil italiano in volume ha registrato una contrazione senza precedenti (-12,8% rispetto al trimestre precedente), determinata dalla caduta dei consumi e degli investimenti”. Lo ha detto Roberto Monducci, direttore del Dipartimento per la produzione statistica dell’Istat, nel corso dell’audizione in Commissione Bilancio della Camera sul Recovery Fund.

“Anche la componente estera ha fornito un contributo negativo – ha continuato Monducci – La sintesi trimestrale riflette anche nel nostro Paese andamenti mensili diversi legati alla tempistica delle misure di lockdown. Alla marcata contrazione della produzione e dei consumi di aprile è seguita una fase di recupero che ha caratterizzato i mesi di maggio e giugno, quando la produzione industriale e le vendite al dettaglio hanno mostrato decisi segnali di vivacità. Le informazioni disponibili per i mesi di luglio e agosto, seppure ancora parziali, suggeriscono il proseguimento della fase di ripresa. Il clima di fiducia delle imprese è aumentato in entrambi i mesi in tutti i settori economici anche se i

livelli degli indicatori sono ancora inferiori a quelli precedenti la crisi, soprattutto nei servizi di mercato.

“Ulteriori segnali positivi – ha continuato Monducci – si rilevano a luglio quando, rispetto al mese precedente, si osservano aumenti nei dati dei consumi elettrici e della

fatturazione elettronica. A luglio, inoltre, stime preliminari sui flussi commerciali con i paesi extra-ue indicano la prosecuzione della fase di risalita delle vendite all’estero, con un dimezzamento del calo tendenziale dell’export osservato a giugno. Il livello di produzione industriale registrato a giugno, seppure ancora inferiore

del 12,8% rispetto a febbraio, determinerebbe una crescita media del terzo trimestre rispetto al secondo del 16,4%, nell’ipotesi che l’indice restasse invariato nei mesi estivi. Il passaggio da un rimbalzo alla ripresa richiede tuttavia il mantenimento di un sentiero di crescita della produzione industriale positivo anche nei mesi estivi, seppure a tassi mensili più moderati di quelli dei due mesi precedenti”.