News Notiziario Notizie Italia Draghi: ‘Covid-19 ha colpito economia più di altri Paesi europei’. Da investimenti Pnrr alto impatto su Pil e occupazione

Draghi: ‘Covid-19 ha colpito economia più di altri Paesi europei’. Da investimenti Pnrr alto impatto su Pil e occupazione

23 Aprile 2021 12:54

“La pandemia di Covid-19 ha colpito l’economia italiana più di altri Paesi europei. Nel 2020, il prodotto interno lordo si è ridotto dell’8,9 per cento, a fronte di un calo nell’Unione europea del 6,2. L’Italia è stata colpita prima e più duramente dalla crisi sanitaria”. E’ quanto ha scritto il presidente del Consiglio Mario Draghi in un articolo in esclusiva per il Foglio, in cui ha spiegato il Pnrr (Piano nazionale di rilancio e resilienza)

“Le prime chiusure locali sono state disposte a febbraio 2020, e a marzo l’Italia è stata il primo paese dell’Ue a dover imporre un lockdown generalizzato. Ad oggi risultano registrati oltre 110.000 decessi dovuti al Covid-19, che rendono l’Italia il Paese che ha subito la maggior perdita di vite nell’Ue – ha continuato Draghi – “La crisi si è abbattuta su un paese già fragile dal punto di vista economico, sociale ed ambientale… Tra il 2005 e il 2019, il numero di persone sotto la soglia di povertà è salita dal 3,3 per cento al 7,7 per cento della popolazione – prima di aumentare ulteriormente nel 2020 fino al 9,4 per cento. A essere particolarmente colpiti sono stati donne e giovani: l’Italia è il paese dell’Ue con il più alto tasso di giovani tra i 15 e i 29 anni non impegnati nello studio, nel lavoro o nella formazione (Neet), e il tasso di partecipazione delle donne al lavoro è solo il 53,1 per cento, molto al di sotto del 67,4 per cento della media europea. Questi problemi sono ancora più accentuati nel Mezzogiorno, dove il processo di convergenza con le aree più ricche del paese è ormai fermo”.

Nello spiegare il Pnrr, Draghi ha affermato che “il governo stima che gli investimenti previsti nel piano avranno un impatto significativo sulle principali variabili macroeconomiche e sugli indicatori di inclusione, equità e sviluppo sostenibile (Sdgs). Nel 2026, l’anno di conclusione del Piano, il prodotto interno lordo sarà del 3,6 per cento più alto rispetto all’andamento tendenziale e l’occupazione di quasi 3 punti percentuali. Gli investimenti previsti nel Piano porteranno inoltre a miglioramenti marcati negli indicatori che misurano la povertà, le diseguaglianze di reddito e l’inclusione di genere, e un marcato calo del tasso di disoccupazione giovanile”. Le parole di Draghi presentano la bozza del Pnrr che dovrebbe approdare oggi in Consiglio dei Ministri.