News Finanza Notizie Italia Confindustria, Csc: ‘tassi sovrani ai minimi storici, ma spread resta ampio’

Confindustria, Csc: ‘tassi sovrani ai minimi storici, ma spread resta ampio’

2 Settembre 2019 15:43

Tassi sovrani ai minimi storici. Così si legge nel report stilato dal Centrostudi di Confindustria “Congiuntura Flash”, relativo al mese di settembre, intitolato: “Italia bloccata: soffre l’industria, rischiano export e investimenti, meglio solo servizi e consumi”.

“In agosto -viene rilevato – è proseguita la discesa del tasso sul BTP decennale, fino a 1,01%. Una tendenza comune agli altri paesi dell’Eurozona: il trend calante dei rendimenti, innescato dalla BCE, è partito da giugno. Ma lo spread sovrano sui rendimenti italiani resta troppo alto: il tasso in Germania è scivolato a -0,74%, in Francia è a -0,42%, in Spagna appena sopra lo zero (0,12%).

“… ossigeno per il credito?”, si chiede il Centro Studi di Confindustria:

“Lo spread continua a pesare sulla competitività delle aziende italiane, anche se il calo del BTP potrebbe contribuire ad arginare la stretta sul credito in Italia, originata nel 2018 proprio dai tassi alti: i prestiti sono in calo (-0,9% annuo a giugno), con un costo fermo ai minimi (1,4%).

“Si fermerà l’export?” Il CSC fa notare che “a giugno le vendite italiane di beni hanno continuato a crescere (+1,2%), grazie al buon risultato nei mercati extra-UE (USA, Giappone). Possono aver agito l’euro debole e i dazi USA sui beni cinesi. Male invece l’export nei mercati UE, specie verso la Germania. Fino a giugno le vendite estere sono state trainate solo dai beni di consumo, mentre soffrono i beni intermedi. E le prospettive a breve sono negative: gli ordini manifatturieri esteri sono calati in misura marcata nei mesi estivi”.

“Flessione degli scambi …”, è il titolo di un altro paragrafo del report di Confindustria: “Lo scenario per l’export italiano è penalizzato dal calo del commercio globale (-0,7% nel 2° trimestre). Nei prossimi mesi continuerà a ridursi: gli ordini esteri nel PMI mondiale, infatti, sono caduti a 49,0 a luglio. L’incertezza geo-economica resta alta, poco sotto i massimi a luglio”.