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Borse Milano e quelle europee attese deboli, sul sentiment pesa questione Covid

23 Marzo 2021 08:58

Si prospetta un avvio di scambi in ribasso in Europa (compresa la Borsa di Milano) in un contesto in cui salgono i timori per una terza ondata di contagi da coronavirus. I mercati del Vecchio continente sembrano così pronti a seguire il debole sentiment visto in Asia, confermato dall’indice Nikkei 225 che ha chiuso in calo dello 0,61% a 28.995,92 punti. Peggio ha fatto Hong Kong, scesa fino a -1,5%.

Con molta probabilità nel corso della settimana l’attenzione sarà rivolta alle notizie di crescenti contagi in Europa che potrebbero far ritardare i piani per allentare le restrizioni e revocare i lockdown. In alcune parti della Francia sono scattate nuovamente le fasi di blocco parziale e in Germania, secondo alcune indiscrezioni, si starebbe pensando a un’estensione delle attuali misure di lockdown.

Sul piano macro in calendario oggi gli ordini e le vendite industriali per l’Italia ma anche le vendite di case nuove per gli Usa. Sono poi in agenda i discorsi di Powell (Fed), e di Janet Yellen nella nuova veste di segretario al Tesoro Usa davanti al comitato servizi finanziari della Camera sul Cares act e Fed. Nel corso del pomeriggio interverranno due membri votanti della Fed: Williams e Brainard.

Intanto ieri la sessione è stata positiva a Wall Street, con il Dow Jones che è salito di 103 punti (+0,32%) a 32.731,20 punti, e lo S&P 500 che ha messo a segno un rialzo dello 0,7%, a 3940,59 punti. Focus sulle parole del numero uno della Federal Reserve Jerome Powell che, nella giornata di ieri, ha sottolineato che “la ripresa (dell’economia Usa) è andata avanti più velocemente di quanto atteso in generale e appare rafforzarsi. Questo è dovuto in modo significativo agli interventi senza precedenti di politica fiscale e monetaria…che hanno fornito un sostegno essenziale alle famiglie, alle imprese e alle comunità”. “Ma – ha avvertito Powell – la ripresa (dalla crisi Covid-19) è lontana dall’essere completa. Di conseguenza, la Fed continuerà a fornire all’economia il sostegno di cui necessita per tutto il tempo necessario”.