News Finanza Indici e quotazioni Borsa Tokyo +0,40%, Hong Kong plaude a ulteriori ritiri restrizioni anti-Covid. Futures Usa ingessati

Borsa Tokyo +0,40%, Hong Kong plaude a ulteriori ritiri restrizioni anti-Covid. Futures Usa ingessati

13 Dicembre 2022 07:46

Borse asiatiche positive, dopo la sessione al rialzo di Wall Street. Ieri il Dow Industrial Average è balzato di 528,34 punti (+1,58%), a 34004.81; lo S&P 500 è salito di 56.19 punti o dell’1,43%, a 3990.58, mentre il Nasdaq ha messo a segno un progresso di 139,13 punti (+1,26%), a 11.143.75. I futures Usa sono tuttavia ora praticamente ingessati. L’indice Nikkei 225 della borsa di Tokyo ha chiuso in rialzo dello 0,40%; Shanghai -0,06%, Seoul anch’essa piatta con una variazione di appena +0,01%, Sidney +0,31%.

Sessione positiva per la borsa di Hong Kong, +0,56%, dopo la decisione delle autorità di rimuovere alcune restrizioni imposte per arginare le infezioni da Covid. Agli abitanti di Hong Kong non sarà più richiesto di utilizzare l’APP per il tracciamento per il Covid LeaveHomeSafe. A essere rimosso sarà anche il codice amber per gli arrivi dall’estero.

La decisione è stata motivata dallo stesso leader di Hong Kong, John Lee, che ha affermato che il rischio rappresentato dai casi importato è “inferiore” al rischio di contrarre il Covid localmente. Continuerà invece a essere richiesta la prova della negatività al virus per accedere in determinanti ristoranti.

Grande attesa sui mercati per la riunione del Fomc, il braccio di politica monetaria della Fed, che inizierà oggi, martedì 13 dicembre, per concludersi domani, mercoledì 14 dicembre, con la decisione sui tassi.

Le aspettative dei mercati sono di un rialzo dei tassi di 50 punti base, dopo quattro strette consecutive di 75 punti base, che hanno portato il costo del denaro Usa al top dal 2008, tra il 3,75% e il 4%.

La paura dei trader si sta spostando tuttavia sempre di più dall’entità delle strette monetarie al valore del tasso terminale, ovvero del tasso finale, che lo stesso presidente della Fed Jerome Powell ha detto che potrebbe confermarsi più alto.

Oggi, inoltre, sarà diffuso un dato cruciale affinché la Fed capisca la direzione dell’inflazione Usa e dunque delle strette monetarie ancora necessarie per sfiammare la corsa dei prezzi: l’indice dei prezzi al consumo CPI di novembre.

Questa settimana la Federal Reserve non sarà l’unica banca centrale protagonista. Attese al varco per le ultime riunioni del 2022 anche la Bce di Christine Lagarde (giovedì 15 dicembre) e sempre giovedì la Bank of England, la SNB (Swiss National Bank) e la Norges Bank, banca centrale della Norvegia.