News Finanza Notizie Italia Autostrade, revoca concessioni ormai inevitabile? Atlantia -3%. E bond 2023 a minimi crollo Ponte

Autostrade, revoca concessioni ormai inevitabile? Atlantia -3%. E bond 2023 a minimi crollo Ponte

15 Gennaio 2020 15:27

Atlantia titolo peggiore del Ftse Mib, con una flessione del 3% a 20,4 euro. Sul titolo si abbattono le vendite dopo le ultime indiscrezioni sul destino della controllata Autostrade. Stando ai rumor de La Stampa, il governo Conte bis avrebbe preso la sua decisione: “Autostrade, il governo ha deciso: sarà revoca”. Così si legge nell’articolo: “Il governo verso la revoca della concessione alla società Autostrade: l’iniziativa forse al consiglio dei ministri di venerdì. Le perplessità dei tecnici del Tesoro. Gli azionisti di Atlantia intanto preparano la contromossa: ‘C’è un contratto, faremo ricorso all’Ue”.

“Se non sarà al Consiglio dei ministri di venerdì – si legge nell’articolo – sarà in quello successivo, ma ormai Giuseppe Conte è deciso: ‘Mi sembra inevitabile la revoca per Autostrade’. Luigi Di Maio è convinto che il premier non retrocederà. Nel Pd invece ci sono molti più dubbi, anche su quando sia più opportuno uscire con la notizia, se prima o dopo il voto in Emilia-Romagna, per non dare a Matteo Renzi un argomento che lo aiuti a fare il guastatore alla vigilia del voto”, si legge ancora nell’articolo de La Stampa.

I bond di Atlantia con scadenza nel 2023 scivolano al minimo dal crollo del Ponte Morandi. Ieri l’agenzia di rating Standard & Poor’s ha declassare il rating sul titolo Atlantia a junk (spazzatura). L’unico dell’esecutivo giallorosso contrario a infliggere la punizione revoca delle concessioni rimane Matteo Renzi, leader di Italia Viva che, in un’intervista rilasciata ad Avvenire, si è espresso in questo modo:

“I 43 morti del ponte di Genova sono dei macigni nel cuore. Ma la giustizia è una cosa seria, non è il bar dello sport. Anche secondo me le responsabilità di Autostrade sono evidenti. E il contratto firmato dal governo Berlusconi nel 2008 è eccessivamente vantaggioso per Autostrade. Tuttavia, quando ci sono contratti firmati servono fatti precisi e atti corretti per revocare la concessione. Altrimenti si finisce cornuti e mazziati, con lo Stato che dovrà pagare la penale ad Autostrade. A me sembra assurdo”.

Nella giornata di ieri, a seguito dell’azione di Fitch e Moody’s, anche S&P Global ha rivisto i rating del gruppo Atlantia in relazione alle modifiche unilaterali introdotte con il Decreto Milleproroghe nei contratti delle concessionarie autostradali in Italia.

In particolare, il rating di Autostrade per l’Italia (Aspi) è sceso da ‘BBB-‘ a ‘BB-‘ e quello di Atlantia (holding) dal precedente ‘BB+’ a ‘BB-‘ (ovvero al livello junk, ‘spazzatura’). Al contempo, l’agenzia di rating ha rivisto anche il rating di Aeroporti di Roma, che passa da ‘BBB-‘ a ‘BB+’, il rating di Abertis e delle sue controllate HIT e Sanef, passando da ‘BBB’ a ‘BBB-‘. In relazione alla persistente incertezza sul profilo di credito del Gruppo, si legge nella nota di Atlantia, i citati rating sono posti/rimangono in rating watch negativo.