News Notiziario Notizie Italia Apertura cauta per Piazza Affari, Ftse Mib a -0,3%

Apertura cauta per Piazza Affari, Ftse Mib a -0,3%

2 Dicembre 2022 09:27

Partenza debole per le borse europee e per Piazza Affari, con il Ftse Mib in ribasso dello 0,3% a 24.615 punti. Fra le società del listino principale avanzano soprattutto Diasorin (+1,8%), Banca Mediolanum (+1,7%) e Saipem (+1,2%), mentre arretrano Eni (-1,6%), Unipol (-2,4%) e Tenaris (-3%).

Seduta incerta ieri per Wall Street con il Dow Jones a -0,6%, l’S&P500 a -0,1% e il Nasdaq a +0,1%, dopo alcuni dati macro in chiaroscuro. L’indice PCE core, parametro preferito dalla Fed per valutate l’inflazione, è salito su base annua del 5%, come da attese, rallentando il passo rispetto al 5,2% di settembre, pur rimanendo ben al di sopra del target della banca centrale. L’indice ISM manifatturiero Usa, invece, si è contratto per la prima volta da maggio 2020, scendendo a novembre a 49 punti dai 50,2 del mese precedente.

Dati che nel complesso dovrebbero sostenere la previsione di un rallentamento delle strette sui tassi da parte della Fed. In settimana, il presidente Jerome Powell si è espresso in tal senso, rafforzando la prospettiva di un ritocco da 50 punti base nella riunione del 13-14 dicembre. Il chairman ha comunque ribadito che resta molta strada da fare per ripristinare la stabilità dei prezzi e ha confermato la view secondo cui i tassi sui Fed funds saliranno probabilmente fino al 5%, se non oltre.

Oggi i riflettori saranno puntati sul job report di novembre, da cui ci si attende un rallentamento dei nuovi occupati nel settore non agricolo a 200 mila unità, dalle 261.000 di ottobre.

Tra i dati economici europei si attendono i prezzi alla produzione dell’Eurozona di ottobre, mentre in Germania, nello stesso mese, l’export è diminuito dello 0,6% e le importazioni del 3,7% su base congiunturale.

Mattinata sottotono anche per i listini asiatici, mentre Pechino ha allentato alcune misure di restrizione a seguito dei tumulti in diverse aree della Cina, nonostante l’incremento delle infezioni giornaliere da Covid. Le proteste e dimostrazioni, riporta la Cnn, stanno talmente dilagando a livelli che non si vedevano dai tempi di Tienanmen del 1989.