Finanza Notizie Italia Taglio cuneo fiscale: tre opzioni sul tavolo della trattativa Pd-M5S ma in busta paga aumento è di appena 30 euro

Taglio cuneo fiscale: tre opzioni sul tavolo della trattativa Pd-M5S ma in busta paga aumento è di appena 30 euro

26 Agosto 2019 16:30

Mentre la trattativa tra il Pd e il Movimento Cinque Stelle per la formazione di un governo continua a ritmi serrati,  iniziano a prendere forma i temi su cui la possibile nuova maggioranza si potrebbe trovare a lavorare nei prossimi mesi. Tra questi trova posto di primo piano il taglio al cuneo fiscale, tema tanto caro sia al Pd che ai Cinque Stelle.

Le opzioni sul tavolo

Tre sono per ora le opzioni sul tavolo delle trattative. La prima rilanciata dall’ala Dem del Pd prevede un taglio di un punto l’anno per cinque anni sull’intera platea degli occupati.  Poi c’è la proposta targata Cinque Stelle che prevede, insieme all’introduzione del salario minimo, l’esonero dei datori di lavoro dal versamento del contributo dell’1,61% della retribuzione destinata alla Naspi e di quello del 2,75% per la disoccupazione agricola, anche qui soltanto per i lavoratori a tempo indeterminato. Terza ipotesi un taglio di 4 punti a fronte di un’assunzione a tempo indeterminato. Oltre a capire in quale direzione potrà andare il taglio del cuneo fiscale sul piatto anche la dote per la misura fiscale che, a seconda dei dettagli, oscillerà tra 2,5-3 miliardi e 5-6 miliardi di euro.

Taglio cuneo fiscale: quanto si potrà ricevere in busta paga

Considerando la cifra massima di 6 miliardi di euro, insieme al numero complessivo di lavoratori dipendenti in Italia, pari a 18 milioni, il famoso taglio al cuneo fiscale si trasformerebbe di fatto in poco più di 300 euro l’anno (333 euro) in busta paga in più per ogni lavoratore. A fare i calcoli l’Adnkronos che sottolinea come la cifra potrebbe variare a seconda di quanti soldi saranno messi a disposizione e quante persone potranno beneficiare del taglio al cuneo fiscale. Riducendo difatti la platea dei beneficiari, magari includendo solo i lavoratori scendo così di circa 3 milioni di potenziali beneficiari, arrivando a 15 milioni e il beneficio per i lavoratori sarebbe di poco più di 30 euro al mese (33 euro). Se invece la copertura per la misura sarebbe al minimo, ossia 2 miliardi, in questo caso il beneficio annuo, sempre considerando la platea massima di 18 milioni, scenderebbe a poco più di 100 euro all’anno (111 euro),  per 12 mesi soli 9 euro.