Notiziario Notizie Italia Partite Iva: più che flat tax arriva la mini flat tax. A chi si rivolge e tutti i requisiti per accedervi

Partite Iva: più che flat tax arriva la mini flat tax. A chi si rivolge e tutti i requisiti per accedervi

17 Agosto 2018 15:40

Flat tax: ci siamo? Non proprio: per ora si parla piuttosto di una proposta di legge depositata alla Camera dalla Lega e sottoscritta dal M5S su una “mini flat tax”, tanto che a livello politico le polemiche sono già scoppiate.

La proposta punta a estendere il regime forfetario per le persone fisiche esercenti attività d’impresa, arti o professioni, fino a 100 mila euro di “ricavi o compensi” l’anno, con un’aliquota unica al 15% e per le start up, fino a cinque anni dalla fondazione, pari al 5%.

La novità che emerge dal testo è rappresentata dall’introduzione di una aliquota al 5% per le “start up” e per chi abbia un’età inferiore ai 35 anni o superiore ai 55. La Lega stima che la misura interesserà professionisti per un numero compreso tra “i 500.000 e i 550.000”.

A fornire i dettagli è un articolo de Il Corriere della Sera, che spiega che “il nuovo regime forfettario che sostituirà Irpef, addizionali e Irap, oltre a prevedere una serie di semplificazioni, costerà 3,5 miliardi”.

La tariffa unica del 15% sarà valida per tutti coloro che hanno ottenuto un reddito o hanno percepito una commissione non superiore a 100.000 euro.

Tra le altre condizioni, quella che chiede che i beneficiari non abbiano sostenuto spese superiori a 15.000 euro lordi o disporre di beni strumentali superiori a 40.000 euro.

Riguardo alle start-up verrà applicato un tasso forfettario del 5% per 4 anni. L’aliquota interesserà anche “persone fisiche al di sotto dei 35 o al di sopra dei 55 anni per cinque periodi d’imposta successivi”.

La Repubblica riporta che la copertura della mini flat tax, che dovrebbe fare il suo ingresso nella legge di bilancio, è assicurata nella proposta di legge parlamentare dalla “riduzione dello 1% di tutte le dotazioni finanziarie di parte corrente del bilancio dello Stato, fatta eccezione per le spese per oneri inderogabili, ad eccezione delle spese relative alle missioni: diritti sociali, politiche sociali e famiglia; politiche per il lavoro, Tutela della salute, difesa e sicurezza”.

Così Il Mattino:

“Attualmente, sono circa 950 mila i contribuenti a partita Iva che applicano il regime forfettario. La misura a cui il governo sta pensando, porterebbe i beneficiari ad almeno 1,5 milioni. Occorre ricordare che attualmente il regime forfettario al 15% prevede una distinzione per comparti: 30 mila euro di tetto per i professionisti e 50 mila euro per gli altri. La Flat tax, insieme alla riforma della legge Fornero e al Reddito di cittadinanza, costituisce un pilastro delle scelte economiche del governo Conte. Ma è già piuttosto lunga la lista di misure che ministeri e forze di maggioranza presenteranno a settembre in vista della legge di Bilancio”.

E le critiche, per l’appunto, già non mancano:

Così il deputato di Fratelli d’Italia Andrea Delmastro, stando a quanto riporta l’agenzia di stampa Askanews.

“Se fosse confermata la notizia di stampa secondo cui il governo starebbe lavorando a una proposta di tassa piatta per le partite Iva rivolta a chi ha ricavi sino a 100.000 euro, non ha sostenuto più di 15.000 euro lordi di costo annui e non ha beni strumentali di valore superiore a 40.000 euro, più che flat tax dovremmo iniziare a chiamarla ‘fraud tax’, la tassa truffa. Chiediamo alla Lega di smentire queste indiscrezioni e mantenere fede agli impegni presi sulla tassa piatta, messi nero su bianco nel contratto del centrodestra votato dagli italiani e sottoscritti da tutti”.

Ancora Delmastro:

“Noi di Fratelli d’Italia – siamo pronti a sostenere con determinazione la tassa piatta perché è un impegno che abbiamo preso in campagna elettorale e perché consideriamo la flat tax uno strumento fondamentale per aiutare le nostre imprese e i nostri lavoratori e favorire l’economia nazionale. Non appoggeremo invece leggi surrogate, frutto di compromessi al ribasso tra le anime del governo grillo-leghista e che non tengono conto degli interessi dei cittadini ma servono solo al movimento cinque stelle per far passare la propria linea economica sotto mentite spoglie, in un esecutivo sempre meno verde e sempre più giallo”.

Sembra positiva invece la reazione di Forza Italia, stando almeno a quanto scrive su Twitter Mara Carfagna: