Finanza Notizie Italia Il Colle aspetta, Salvini medita su proposta Di Maio: governo con premier Conte e Savona non a Economia

Il Colle aspetta, Salvini medita su proposta Di Maio: governo con premier Conte e Savona non a Economia

31 Maggio 2018 09:01

Non si è ancora rotto del tutto l’incantesimo tra Matteo Salvini e Luigi Di Maio. Salvini sembra aprire alla proposta di Di Maio, che ha rilanciato l’ipotesi di un governo M5S-Lega con Paolo Savona a capo di un dicastero diverso da quello dell’Economia.

Savona all’economia è stato infatti il muro che né il Colle né l’asse M5S-Lega sono riusciti a superare, arroccandosi entrambi nelle proprie posizioni. Il nome dell’economista considerato soprattutto da Salvini condizione imprescindibile per la formazione di un esecutivo, non è andato proprio giù al capo dello Stato.

Ora soprattutto Di Maio vuole riprovarci, proponendo un governo giallo-verde affidato alla premiership di Giuseppe Conte con Paolo Savona a un dicastero che sia diverso da quello dell’Economia. Da Salvini arriva qualche segnale di apertura, e Mattarella decide di concedere altro tempo perché i negoziati arrivino magari alla fine a un accordo. Ultima chance per formare un governo politico, insomma: se sarà di nuovo flop, entrerà nella scena dell’ennesimo teatrino italiano il governo di Carlo Cottarelli, che difficilmente otterrà la fiducia del Parlamento. A quel punto, Cottarelli avrà il compito di gestire semplicemente gli affari correnti, in attesa del ritorno degli italiani alle urne.

Un chiaro rimprovero contro il M5S e la Lega arriva intanto dal PD per voce di Carlo Calenda, intervistato a Circo Massimo su Radio Capital:

“Il governo politico è sempre una buona cosa, sono contrario ai governi tecnici, ma il governo politico va bene se non distrugge in poche settimane i risparmi degli italiani”. Di conseguenza, che il governo politico “parta, ma Di Maio e Salvini si rendano conto che non sono più nel video game ma che hanno i risparmi degli italiani in mano”.

L’affondo prosegue: “Nella vita Salvini e Di Maio non hanno mai gestito nemmeno un chiosco di bibite, ma ora devono assumere un atteggiamento di responsabilità”.

E si fa sentire anche il Pomo della discordia Paolo Savona, che afferma, stando a quanto riporta il Corriere della Sera che “Mattarella non ha capito, il popolo si è ribellato”.

Gli ultimi sviluppi politici hanno presentato uno scenario caotico  allarmante: la decisione di Mattarella, alle strette, di incaricare il direttore dell’Osservatorio dei conti pubblici ed ex Commissario della Spending review Carlo Cottarelli di formare un governo neutrale; la minaccia del M5S di Luigi Di Maio di avviare un procedimento di impeachment contro Mattarella, accusato di aver violato la sovranità del popolo italiano; la rabbia di Salvini contro un’Italia manipolata a suo avviso da Bruxelles; il dietrofront di Di Maio, che ritira l’impeachment e rilancia la prospettiva di un esecutivo giallo-verde, arrivando a proporre Savona per un altro ministero; il gelo di Salvini che, forte dei sondaggi, guarda già alle prossime elezioni. Salvo poi aprire all’ipotesi.

Intanto Paolo Savona imbarazza Di Maio, affermando che nel 2016 il leader del M5S affrontò con lui l’ipotesi di un’uscita dall’euro dell’Italia. Nel corso di una conferenza tenuta a Cagliari il 20 settembre del 2016, Savona raccontò il dialogo tenuto con Di Maio:

Qual è la tua risposta?”, aveva chiesto l’economista a Di Maio. E lui aveva risposto: “Niente, dobbiamo uscire dall’euro'”.