Notiziario Notizie Italia Codacons:saldi estivi un flop, vendite giù nelle grandi città specie al Sud

Codacons:saldi estivi un flop, vendite giù nelle grandi città specie al Sud

18 Luglio 2018 17:46

saldiLuglio tempo di saldi, occasione molto attesa dai commercianti per far cassa. Ma a quasi due settimane dall’avvio – i saldi sono partiti lo scorso 7 luglio – arrivano i primi bilanci che non fanno certo ben sperare. A dare qualche numero è il Codacons che parla di un andamento lento per i saldi di fine stagione nelle principali città italiane, addirittura di un flop.

Così tra le grandi città spiccano in negativo Genova, Milano e Roma che stanno registrando vendite deludenti attorno al -5% rispetto al 2017, mentre nei principali centri del Sud (Catania, Bari, Palermo e Catanzaro) la contrazione degli acquisti registra picchi fino al -15%. A livello territoriale il flop per gli sconti estivi 2018 riguarda in particolar modo i negozi di periferia e i centri commerciali, “i quali – dice l’associazione – hanno registrato una diminuzione sia nelle presenze sia nel giro d’affari, mentre outlet e boutique d’alta moda tengono il passo rispetto allo scorso anno”.

Il flop però non è generalizzato anzi è più a macchia di leopardo visto che il Codacons registra comunque un bilancio positivo invece per alcune città del centro e maglia rosa la conquista l’Umbria, unica regione che vede i principali centri urbani registrare vendite in lieve aumento sul 2017. “Purtroppo le previsioni negative sui saldi estivi stanno trovando conferma” , spiega il presidente dell’associazione dei consumatori Carlo Rienzi.

“Ad oggi le vendite nel settore abbigliamento, accessori e calzature non sono decollate e il commercio, specie i piccoli negozi, registra una evidente contrazione del giro d’affari” così Rienzi che conclude: “Nonostante sconti medi sensibilmente più elevati rispetto al passato e compresi tra il 30 e il 40%, quest’anno i saldi estivi stanno deludendo le attese, a dimostrazione che oramai gli sconti di fine stagione appaiono superati e non attirano più le famiglie, anche a causa dell’e-commerce che su abbigliamento e calzature pratica sconti liberi tutto l’anno conquistando enormi fette di mercato”.