Finanza Notizie Mondo World Economic Forum, La minaccia informatica entra nella classifica dei risk manager

World Economic Forum, La minaccia informatica entra nella classifica dei risk manager

Pubblicato 19 Gennaio 2018 Aggiornato 30 Maggio 2022 12:50

 

 

Gli indicatori economici principali indicano che il mondo sta tornando in pista dopo la crisi globale scoppiata esattamente dieci anni fa, ma rimangono preoccupazioni di fondo. Quali? Secondo i Risk Manager, armi di distruzione di massa, eventi atmosferici estremi, disastri naturali, fallimento delle politiche di adattamento ai cambiamenti climatici e crisi idriche sono i fattori che potrebbero generare i maggior danni nei prossimi dieci anni.
E’ quanto emerge dal “Global Risks Report 2018” realizzato dal World Economic Forum (in collaborazione con Marsh&McLennan Companies e Zurich Insurance Group), edizione dalla quale spariscono dai primi posti della classifica i rischi legati alle disuguaglianze sociali, mentre entrano i cyber risk. Le minacce informatiche, sia nella loro prevalenza che nel loro potenziale disruptive, superano infatti i timori relativi agli attacchi terroristici. Quanto alla disoccupazione giovanile, il fattore di rischio permane in aree come l’’Italia, la Grecia e la Spagna.

 

Le sfide

 

Quanto alle sfide che ci porta il nuovo anno, l’Executive Opinion Survey – che ha coinvolto nel 2017 oltre 12.400 executive in 136 Paesi – indica la limitata potenza di fuoco delle policy in caso di nuova crisi, le interruzioni causate dall’intensificazione dei modelli di automazione e digitalizzazione e un accumulo di pressioni protezionistiche in un contesto di crescente politica nazionalista.
Nella maggior parte delle aree del mondo i dirigenti hanno evidenziato come siano ancora gli eventi atmosferici estremi e le armi di distruzione di massa i rischi maggiori, con una crescita dei rischi legati ai cyber-attacchi e al rischio di frodi online, al terzo e quarto posto nella classifica in cui fino a dodici mesi prima non comparivano nemmeno”, spiega Alessandro De Felice, presidente di Anra, l’associazione che dal 1972 raggruppa i risk manager e i responsabili delle assicurazioni aziendali. “E’ importante però sottolineare che i trend differiscono notevolmente tra le varie aree del mondo, in particolare nel Nord America e nell’Unione Europea, dove la crisi ha colpito in modo più severo”.

 

Il fattore Europa

 

Come spiega De Felice, nonostante i rapidi miglioramenti registrati in Europa dal 2013, la regione rimane particolarmente esposta ai problemi della disoccupazione giovanile: in media, i giovani in Europa hanno maggiori probabilità di essere disoccupati rispetto alle loro controparti o in Nord America o nei Paesi Emergenti e questo fattore, in particolare in Grecia, Spagna e Italia, ha portato alla crescita di rischi di tipo socio-economico, che non sono rappresentati dalla media globale.