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Wells Fargo fa i conti con il coronavirus: utile per azione di appena 1 centesimo

14 Aprile 2020 14:33

Wells Fargo ha reso noto di aver concluso il primo trimestre del 2020 con un eps di appena 1 centesimo di dollaro.

Il risultato, condizionato dagli effetti del coronavirus, è stato decisamente peggiore dei 33 centesimi per azione attesi dagli analisti intervistati da Refinitiv. Anche in questo caso, così come in quello di JP Morgan, la redditività è stata inficiata dalla necessità delle banche di accantonare fondi per far fronte a eventuali future perdite sui crediti.

Nel primo trimestre del 2019, l’attivo per azione di Wells Fargo si era attestato a $1,20.

Il fatturato, pari a $17,717 miliardi, è stato inferiore ai $19,284 miliardi stimati dal consensus.

Il margine netto di interesse è sceso a $11,31 miliardi, dai $12,3 miliardi del primo trimestre del 2019. Tuttavia, il risultato è stato superiore ai $10,91 miliardi stimati dagli analisti.

Le commissioni sulle carte di credito sono scese del 6% su base annua, a $892 milioni.

Così ha commentato il bilancio il direttore finanziario John Shrewsberry, in una nota: “I nostri risultati hanno fatto i conti con un accantonamento di riserve di $3,1 miliardi, che riflette l’impatto che questi tempi senza precedenti potrebbe avere sui nostri clienti”. Il titolo sale del 2% dopo la pubblicazione del bilancio.