Finanza Notizie Mondo Mercati, nel 2022 prosegue la crescita: l’azionario resta la prima scelta

Mercati, nel 2022 prosegue la crescita: l’azionario resta la prima scelta

10 Gennaio 2022 15:45

La crescita economica si protrarrà anche nel 2022 e lo scenario macroeconomico induce a pensare che sia meglio preferire l’azionario ad altre asset class. Un segmento che sarà sempre più contaminato dall’ondata ESG. Ad analizzare nel dettaglio il tema è un report realizzato da Gamma Capital Markets.

La view sul 2022

Per quanto riguarda il portafoglio del nuovo anno, valutando bene i vari pesi a seconda del profilo di rischio, restano da preferire le azioni, in quanto le obbligazioni, soprattutto quelle core e soprattutto in questo periodo, non rendono nulla. Nel 2022 è bene puntare su portafogli ben diversificati, sia in termini geografici che per asset class, favorendo in primis asset di qualità, tenendo conto del basso rapporto di indebitamento. Le società altamente indebitate – ma con una crescita prospettica positiva e un importante cash flow – faranno comunque bene nonostante la fase di rialzo dei tassi.

Equity stocks

In un’ottica economica più costruttiva legata a fattori ESG, continuano a restare in primo piano i titoli growth,  per investimenti di lungo termine e volendo contenere l’inasprimento della volatilità di breve periodo, affiancati a titoli ciclici e value (non B.E.A.C.H. stocks) che saranno favoriti dalla rotazione settoriale a seguito della ripresa economica globale. Rispetto all’anno scorso, dove in alcune fasi potevano essere preferiti anche ETF, quest’anno bisogna puntare ancor di più sulle single stocks che faranno la differenza.

Bond

Per quanto riguarda le obbligazioni, è preferibile lasciar fuori dal portafoglio quelle core a meno di una correzione che dia una possibilità di un’entrata migliore. Inseriamo comunque solo float o inflation- linked. Aumenteremo la componente High Yield, mantenendo comunque una duration breve. Sarà difficile trovare rendimenti in bond soprattutto in quelli esteri dato che le valute possono andarci contro.

In conclusione, secondo quella che è l’analisi offerta dagli esperti, nel 2022 i portafogli avranno una componente di difesa, con una parte di cash in alcuni momenti e obbligazioni inflation linked e float e fondi alternativi low volatility, una parte con un po’ più di rischio con obbligazioni HY e EM e una parte di attacco con azioni legate ai megatrend tecnologici, demografici e climatici.