Finanza Notizie Mondo Liquidità in crescita per i Super ricchi: aumentano timori su volatilità mercati, colpa della ‘trade war’

Liquidità in crescita per i Super ricchi: aumentano timori su volatilità mercati, colpa della ‘trade war’

28 Ottobre 2019 11:43

L’approccio diventa più attendista e li spinge ad accumulare maggiore liquidità. Si tratta dei super ricchi che guardano con preoccupazione al tema della guerra commerciale e alle questione politiche, calibrando di conseguenza le loro scelte sul fronte degli investimenti. Secondo l’ultima ricerca trimestrale sulla fiducia degli investitori firmata da Ubs Global Wealth Management, che ha coinvolto oltre 4.600 investitori e imprenditori facoltosi in 18 Paesi, “il 73% degli intervistati si è detto preoccupato dalla volatilità del mercato derivante dalla guerra commerciale. Di conseguenza, il 34% ha dichiarato di aver aumentato la propria quota di liquidità, adottando quella che, fra gli intervistati, è la reazione più diffusa agli sviluppi commerciali in atto”.

A conti datti, in questo trimestre le disponibilità liquide sono aumentate di un punto percentuale e rappresentano il 27% dei portafogli degli intervistati, una quota decisamente superiore a quella solitamente raccomandata dal chief investment office di Ubs Global Wealth Management (GWM CIO).

 

LE PRINCIPALI PREOCCUPAZIONI, SUDDIVISE PER AREE

Ubs i principali timori, area per area

In generale, serpeggia tra gli imprenditori di tutto il mondo un moderato ottimismo: scende di cinque punti percentuali, al 34% del campione, il numero di quelli che hanno pianificato l’assunzione di nuovi lavoratori, mentre il 44% ha ritenuto una recessione globale altamente probabile nei prossimi sei mesi. Sembra inoltre improbabile una recessione globale nei prossimi due trimestri e la solidità di aree chiave come i consumi statunitensi saprà compensare la debolezza del settore manifatturiero.

Dalla ricerca emerge, tuttavia, che fra gli intervistati sono in crescita le inquietudini legate alle dinamiche politiche nazionali, come dichiara il 47% del campione a fronte del 44% che ha affermato di temere una guerra commerciale globale. È una preoccupazione particolarmente diffusa negli Stati Uniti, dove la politica interna è temuta dal 60% del campione mentre il commercio allarma il 44% degli intervistati.

Uno scenario che Paolo Federici, market head Italy di Ubs Global Wealth Management, spiega così: “La guerra commerciale in atto e, più in generale le tensioni geopolitiche a cui stiamo assistendo, sono occasione di riflessione per gli investitori di tutto il mondo che, come noto, non amano la volatilità dei mercati. Questa situazione li porta spesso a un approccio attendista e ad accumulare liquidità. Il loro ottimismo verso il rendimento futuro dei mercati resta comunque elevato: il 50% degli investitori HNW vede il mercato azionario in crescita nei prossimi sei mesi”.