Finanza Notizie Mondo Google ingolosito dalla finanza, in arrivo i conti correnti

Google ingolosito dalla finanza, in arrivo i conti correnti

13 Novembre 2019 16:12

La carta di credito di Apple, Libra la valuta virtuale di Facebook, il conto corrente di Amazon e ora anche Google. E’ il Wall Street Journal che riporta l’indiscrezione secondo cui il colosso di Mountain View sta studiando progetto, “Cache” che dovrebbe essere lanciato l’anno prossimo e che prevede conti correnti gestiti da Citigroup insieme ad e una cooperativa di credito presso la Stanford University.

Google verso il lancio dei conti correnti

Secondo quanto riferito dagli alti dirigenti di Google, con i conti correnti, le ambizioni del colosso sarebbero di diventare più che un rivale nel mondo finanziario, un partner senza quindi ambire a licenze bancarie, e anzi lasciando compiti di gestione dei rapporti proprio agli addetti della finanza. Questa la principale differenza tra Google e gli altri. Apple, Amazon e Facebook difatti non hanno nascosto le loro ambizioni di competere con gli attori del mondo finanziario per avvicinarsi di più agli utenti offrendo servizi ad hoc, ambizioni che scatenano forti polemiche anche nei piani alti della politica preoccupata dall’ingerenza di tali big tech nel settore finanziario.

“Il nostro approccio sarà quello di collaborare a fondo con le banche e il sistema finanziario”, ha detto in un’intervista Caesar Sengupta, dirigente di Google. “Può essere un percorso un po’ più lungo, ma è più sostenibile”. Sengupta ha anche precisato come Google vuole portare valore ai consumatori, alle banche e ai commercianti, con servizi che possano includere programmi di fidelizzazione, ma non avrebbe venduto i dati finanziari degli utenti dei conti correnti. L’azienda ha detto di non utilizzare i dati di Google Pay per scopi pubblicitari e di non condividere tali dati con gli inserzionisti. Precisazioni queste arrivate a seguito dell’inchiesta, sempre del Wall Street Journal, che ha svelato i dettagli del Project Nighingale, un accordo con Ascension, uno dei principali attori del sistema sanitario americano, che avrebbe permesso al colosso di Mountain View di raccogliere i dati di milioni di pazienti statunitensi a loro insaputa, con l’obiettivo di creare nuovi software per fornire cure personalizzate.

Certo è che Google gode di maggior fiducia agli occhi dei consumatori. Secondo un sondaggio di McKinsey & Co difatti il 58% delle persone recentemente intervistate ha dichiarato che si fiderebbero dei prodotti finanziari di Google, una percentuale più alta rispetto a quella toccata da Apple, Facebook e Amazon. “Se possiamo aiutare più persone a fare più cose in modo digitale, è un bene per internet e un bene per noi”, ha detto Sengupta concludendo che al momento  Google non ha ancora deciso se applicare o meno commissioni ai suoi conti correnti.