Notiziario Notizie Inghilterra Brexit: trovato l’accordo tra Ue e Regno Unito. Johnson: ‘abolito antidemocratico backstop’

Brexit: trovato l’accordo tra Ue e Regno Unito. Johnson: ‘abolito antidemocratico backstop’

17 Ottobre 2019 16:05

Il premier britannico Boris Johnson lo chiama “un grande nuovo accordo”, mentre il presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker esulta scrivendo in un post su Twitter: “Dove c’è volontà c’è accordo. E noi abbiamo un accordo!”.

Oggi, giovedì 17 ottobre, il Regno Unito e l’Unione europea siglano ufficialmente un nuovo Withdrawal Agreement, ovvero una nuova intesa che stabilisce i termini del divorzio degli Uk dal blocco europeo. L’annuncio viene dato da Johnson e Juncker in vista dei lavori del Consiglio europeo, in calendario nella giornata di oggi e di domani.

Sarà poi la volta del Parlamento britannico che, sabato 19 ottobre, dovrà esprimersi sul testo dell’accordo. E per ora è questo lo scoglio più grande, visto che gli unionisti irlandesi del Dup ribadiscono che la loro posizione “non è cambiata”, apprestandosi dunque a bocciare il WithDrawal Agreement a Westminster.

Per il partito, l’accordo distruggerà del tutto l’accordo di pace del Venerdì Santo.Su Twitter, Johnson scrive che “l’antidemocratico backstop è stato cancellato” e che “il popolo dell’Irlanda del Nord sarà responsabile delle leggi che lo governano e – a differenza del backstop – avrà il diritto di mettere fine all’accordo speciale se sceglierà di farlo”.

Cosa significa? Significa che Johnson dice addio a quella rete di protezione che era stata concepita per evitare un ritorno del confine duro tra l’Irlanda del Nord e l’Irlanda. Il confine Irlanda-Irlanda del Nord verrà spostato nel Mar d’Irlanda, cioè tra Belfast e la Gran Bretagna, per evitare che i controlli doganali e commerciali facciano tornare la frontiera tra le due irlande e scatenare nuovi scontri tra cattolici e protestanti.

E significa che l’Irlanda del Nord resterà nel mercato unico europeo per un numero “limitato” di aree che riguardano soprattutto i beni, continuando a far parte del sistema doganale UK. 

Michel Barnier, responsabile Brexit per l’Unione europea, ha commentato l’accordo raggiunto sulla Brexit sottolineando che l’intesa garantisce la protezione dei diritti dei cittadini europei e UK e, anche, un periodo di transizione che duri fino alla fine del 2020.

Barnier ha sottolineato anche che il Regno Unito e l’Ue lavoreranno insieme per raggiungere “un’intesa ambiziosa sul libero commercio con zero dazi”.

Così commenta intanto il Withdrawal Agreement Keith Wade, responsabile economista e strategist di Schroders  nella nota “Schroders: accordo Brexit, una possibilità per evitare la recessione?”

“Non ci sono ancora i dettagli specifici, ma se l’accordo passerà in Parlamento questo sabato dovremmo assistere a una crescita più solida dell’economia britannica, al venir meno delle nubi di incertezza su Brexit. È importante ricordare che si tratta di un grande passo avanti verso l’obiettivo di evitare una Brexit senza accordo, che avrebbe spinto il Regno Unito fuori dall’Unione Europea causando potenzialmente una dannosa recessione. Per far sì che il Parlamento approvi l’accordo – spiega Wade – il Primo Ministro avrà bisogno del supporto dei Brexiteers più falchi (European Research Group), dei 21 Tory ‘ribelli’ espulsi dal partito e di circa 17 Labour, assumendo che il Partito Unionista Democratico voti contro l’accordo. Tuttavia, nel caso in cui il voto passerà, ci muoveremo verso un periodo di transizione fino alla fine del 2020, durante il quale il Regno Unito e l’UE inizieranno a elaborare un accordo commerciale. C’è ancora un certo grado di incertezza riguardo al futuro delle relazioni tra UK e UE, tuttavia sembra sempre più probabile che il pericolo di un’uscita senza accordo verrà evitato. Al venir meno di questo rischio di coda, ci si può aspettare che la sterlina continuerà il rally e che i rendimenti sui Gilt aumenteranno, dato che gli investitori si aspetteranno una situazione economica migliore e una politica monetaria più decisa. Naturalmente, se sabato l’accordo non dovesse passare in Parlamento, torneremmo al punto di partenza. In entrambi i casi è probabile che il Primo Ministro Johnson indica nuove elezioni”.