Notiziario Notizie Asia Nissan: utili operativi azzerati (-99%). Il colosso dell’auto annuncia 12.500 licenziamenti

Nissan: utili operativi azzerati (-99%). Il colosso dell’auto annuncia 12.500 licenziamenti

25 Luglio 2019 13:10

Rumor sull’arrivo di licenziamenti massicci nella casa automobilistica Nissan Motor si erano già rincorsi nelle ultime ore. Era stata Kyodo News, per prima, ad anticipare l’annuncio imminente di un piano orientato a mandare a casa più di 10.000 dipendenti, a seguito del tonfo dei profitti, sia dell’anno fiscale terminato il 31 marzo scorso, pari a -44,6%, che di quelli del primo trimestre del nuovo anno fiscale (che si sono praticamente azzerati).

Il numero di 10.000 tagli di per sé già superava di molto quei tagli di almeno 4.800 unità che erano stati annunciati a maggio. Oggi il colosso nipponico si è fatto avanti, comunicando che licenzierà 12.500 dipendenti a livello globale entro il 2022.

Il motivo è semplice: rallentamento dell’economia globale, scenari più foschi sul futuro alimentati dalla guerra commerciale in corso, minore propensione agli acquisti da parte dei consumatori. D’altronde, quel fattore che sta alla base della crescita di ogni comparto, la fiducia, si sta per affievolire.

Nel caso specifico in questione, Nissan fa i conti anche con la continua erosione della sua redditività. Dopo un anno fiscale di per sé già sconsolante, la società ha annunciato di aver concluso il suo primo trimestre fiscale – che corrisponde al secondo trimestre solare – assistendo a un tonfo degli utili operativi, per l’appunto, di ben -98,5%, a 1,6 miliardi di yen (l’equivalente di $14,80 milioni), rispetto ai 109,14 miliardi di yen di profitti incassati nello stesso periodo dello scorso anno. Il risultato è decisamente peggiore dei 39,52 miliardi di yen di utili che, stando a quanto riportato dal sito Cnbc, gli otto analisti interpellati da Refinitiv avevano stimato, in media.

Tallone d’Achille di Nissan è stato il Nord America, mercato chiave in cui l’azienda sta facendo fatica a tenersi al passo con la concorrenza, tanto da essere costretta a lanciare forti scorti sulle vendite.

Il gruppo ha comunque confermato l’outlook sugli utili dell’anno fiscale che si concluderà il prossimo marzo a 230 miliardi di yen, in flessione del 28% rispetto all’anno fiscale precedente, e al minimo in più di dieci anni.

CRISI SETTORE AUTO: TOCCATO PICCO DELLE VENDITE? OCCHIO AL CAR-SHARING

Nissan non è certo una eccezione. Tutt’altro. Un articolo di Realdaily pubblicato alla fine di giugno ha messo in evidenza come, dall’inizio del 2019, siano stati annunciati 38.000 licenziamenti nel settore automobilistico. Licenziamenti che sono destinati a colpire dipendenti del settore di tutto il mondo, in particolare di Stati Uniti, Canada, Cina, Germania, Regno Unito e Giappone. E licenziamenti che non manderanno a casa ‘solo’ i blue collar, ma anche i dipendenti di alto livello, i white collar.

General Motors, viene ricordato, licenzierà più di 14.000 persone, chiudendo diverse fabbriche nel Nord America. Ford procederà a 12.000 tagli circa.

Gli analisti motivano il fenomeno dei tagli non solo con la guerra commerciale, ma anche con la possibilità che il settore auto abbia toccato il picco delle vendite. Nel 2019, l’outlook è di una flessione della domanda di automobili a livello mondiale del 3% circa.

Secondo qualcuno, tra le ragioni ci potrebbe essere anche la convenienza del servizio di car-sharing, il cambiamento dunque nelle attitudini degli stessi consumatori. Perchè acquistare una macchina e accollarsi tutti i vari costi legati alla sua manutenzione e anche assicurazione, quando la si può prendere a noleggio?

E’ in questo contesto che è arrivato l’annuncio shock dell’associazione indiana dell’industria dei componenti auto, ACMA (Automotive Component Manufacturers Association of India), che rappresenta un settore che da solo dà lavoro a 5 milioni di persone. E che ora teme che ben 1 milione di dipendenti rischi di perdere il proprio posto di lavoro, a causa del taglio della produzione di auto.