News Notiziario Notizie Asia Borsa Tokyo +1%, azionario Asia contrastato. Cina: vittime coronavirus salgono a 213, 9.692 casi confermati

Borsa Tokyo +1%, azionario Asia contrastato. Cina: vittime coronavirus salgono a 213, 9.692 casi confermati

31 Gennaio 2020 07:23

Azionario asiatico contrastato, frenato sempre dai timori sul diffondersi del coronavirus. L’indice Nikkei 225 della borsa di Tokyo ha chiuso la sessione in rialzo dello 0,99% a 23.205,18 punti. Sidney in rialzo dello 0,13%, Seoul -0,63%, Hong Kong -0,22%.

La Commissione sanitaria nazionale della Cina ha reso noto che il bilancio delle vittime è salito a 213 decessi; 9.692 i casi confermati.

Dai dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (World Health Organization)- che ieri ha definito il coronavirus emergenza sanitaria internazionale – emerge che i casi sospetti di persone colpite dal virus sono 12.167; 1.476 versano in condizioni gravi o critiche; 150 sono i pazienti che sono stati sottoposti a trattamenti e dimessi dall’ospedale. Al momento, tutte le regioni cinesi sono state colpite dal coronavirus.

Anche l’Italia colpita dal coronavirus, con due casi accertati. E’ quanto ha comunicato il Ministero della Salute: “Primi due casi confermati di nuovo coronavirus in Italia. Si tratta di due turisti cinesi ricoverati all’Istituto Spallanzani di Roma. Già avviate le procedure per identificazione dei contatti. Bloccati tutti i voli da e per la Cina”.

Gli Stati Uniti nel frattempo hanno diramato il divieto di viaggiare in Cina per i propri cittadini, alzando il livello di allerta dal 3 al 4. Anche il Giappone ha alzato il livello di allerta viaggi, portandolo a 2, intimando così ai propri cittadini di evitare viaggi in Cina a meno che non vi siano motivi urgenti.

Reuters riporta inoltre che il Pakistan ha sospeso tuti i voli da e per la Cina, almeno fino al prossimo 2 febbraio.

Dal fronte corporate, il produttore di semiconduttori SK Hynix ha avvertito che la propria produzione di chip potrebbe essere minacciata dal virus, fattore che ridurrebbe gli investimenti previsti per questo anno. Il gruppo, che ha reso noto un bilancio caratterizzato da un forte calo degli utili, ha riferito di star lavorando a un piano di emergenza.

Dal fronte macroeconomico, nel mese di gennaio l’indice Pmi manifatturiero della Cina si è attestato a 50 punti, come da attese, ma in calo rispetto ai 50,2 punti precedenti. L’indice dei servizi è stato pari a 54,1 punti, meglio dei 53 punti stimati dal consensus e in miglioramento rispetto ai 53,5 punti di novembre. Da segnalare che i 50 punti rappresentano la soglia di demarcazione tra fase di contrazione, valori al di sotto, e fase di espansione, valori al di sopra, dell’attività economica. Il Pmi Composite si è lievemente indebolito a 53 punti, dai precedenti 53,4 punti.