Notiziario Notizie Asia Affondo della Rba: Bitcoin più attraente per i criminali che per i consumatori

Affondo della Rba: Bitcoin più attraente per i criminali che per i consumatori

13 Dicembre 2017 09:42

Non ha usato mezzi termini il governatore della Banca centrale dell’Australia, Philip Lowe, nel criticare il bitcoin, dicendo che la criptovaluta – aumentata di oltre 17 volte quest’anno – è più incline a rivolgersi ai criminali che ai consumatori.

“Quando si pensa al bitcoin semplicemente come strumento di pagamento, sembra più probabile che risulti attraente per coloro che vogliono fare transazioni nell’economia nera o illegale, piuttosto che nelle transazioni quotidiane”, ha detto il numero uno Reserve Bank of Australia Philip Lowe in un discorso a Sydney.

E’ solo una mani speculativa, difficilmente si useranno mai i bitcoin per pagamenti di tutti i giorni 
Secondo Lowe l’interesse verso i bitcoin è causata principalmente da una “mania speculativa” piuttosto che per il loro utilizzo come forma efficiente e conveniente di pagamento. “Le monete virtuali non sono attualmente utilizzate per i pagamenti di tutti i giorni ed è improbabile che lo saranno mai”, ha sentenziato Lowe che si è quindi unito al coro dei banchieri molto critici verso il Bitcoin. Nei giorni scorsi anche il governatore della banca centrale neozelandese, Grant Spencer, aveva detto che i guadagni del bitcoin sembravano “notevolmente simili a una bolla”.

Il Bitcoin è salito alle stelle quest’anno, con un balzo di circa il 2000% negli ultimi 12 mesi, con molta gente che si precipita ad acquistare la valuta digitale nella speranza che diventi un’alternativa all’oro o ai soldi tradizionali. “Il valore del bitcoin è molto volatile – ha rimarcato Lowe – il numero di pagamenti attualmente gestibili è molto basso, ci sono problemi di governance. I costi di transazione necessari per effettuare un pagamento con bitcoin sono molto alti e le stime dell’elettricità utilizzata nel processo di estrazione delle monete sono sconcertanti.”
Lowe ha escluso il lancio in futuro, almeno nel breve, di una forma digitale del dollaro australiano. “Non abbiamo intenzione di emettere dollari australiani virtuali nel breve periodo, ma stiamo continuando a studiare i pro e i contro”.