Notiziario Notizie Altri paesi Europa Recovery Fund, l’Olanda fa muro. La view degli analisti per un compromesso difficile

Recovery Fund, l’Olanda fa muro. La view degli analisti per un compromesso difficile

17 Luglio 2020 10:39

Prende il via oggi il Consiglio europeo sul piano di aiuti post Covid e che vede un braccio di ferro tra il premier olandese Mark Rutte da una parte e Spagna e Italia dall’altra. Il premier olandese chiede un voto all’unanimità in Consiglio Ue sui piani di riforme per dare via libera agli aiuti del Recovery Fund, una richiesta indicata come non in linea con la Costituzione europea, afferma Giuseppe Conte il quale si augura di trovare un accordo già entro luglio.

“Vedo poco meno del 50% di possibilità di raggiungere un accordo” sul Recovery Fund “entro domenica”. Ha sottolineato Rutte al suo arrivo al Consiglio europeo. “È ancora possibile raggiungere un compromesso a questo vertice”, ma “ci aspetta un duro lavoro”, ha aggiunto Rutte, sottolineando la sua ferma intenzione di “vedere le riforme” in cambio degli aiuti.

La view di ING

Diversi sono gli scenari che appaiono sulla carta in vista del vertice UE che inizierà oggi e secondo gli analisti di ING, quello di base, prevede qualche progresso nelle trattative anche se ci vorrà più tempo per arrivare ad un accordo definitivo. Le pressioni dei cosiddetti “Frugal Four” (Austria, Danimarca, Paesi Bassi e Svezia) guidati proprio dal premier Rutte sulle dimensioni del fondo, sul processo di erogazione, sulla condizionalità e sul mix sovvenzioni/prestiti sembrano aver tolto dal tavolo la proposta originaria franco-tedesca. Tuttavia, gli intensi colloqui bilaterali e gli sforzi di mediazione del Cancelliere tedesco Merkel hanno contribuito a creare un certo margine di compromesso. Il team di economisti di ING ritiene che tale compromesso possa consistere in qualcosa di simile ad un fondo di 600 miliardi di euro, 50/50 per prestiti/sovvenzioni, con revisioni annuali per determinare il mix prestiti/le sovvenzioni a seconda del rispetto di alcune condizioni. “Tuttavia, con molti punti critici (e non solo quelli sollevati dai “Frugal Four”) ancora da affrontare, non vediamo il raggiungimento di un accordo prima di questo vertice UE. Ci aspettiamo invece che si faccia qualche progresso verso un compromesso, ma è ancora necessario un po’ di tempo per ulteriori negoziati”. Così, continuano gli analisti, riteniamo meno probabile che le trattative si interrompano. In caso di un rapido accordo, potremmo vedere la lo spread tra BTp e Bund raggiungere l’obiettivo di 150bp quest’estate. In caso di un processo più lungo, questo obiettivo verrebbe probabilmente raggiunto solo verso la fine dell’anno.