Notiziario Notizie Italia Ubi ribadisce ‘no’ a Intesa. Adesioni al 26,4%, per Equita ipotesi “superare 60% diventa più concreta”

Ubi ribadisce ‘no’ a Intesa. Adesioni al 26,4%, per Equita ipotesi “superare 60% diventa più concreta”

24 Luglio 2020 10:01

Ubi Banca resta ferma nella sua posizione e dice no (per la seconda volta) all’offerta messa sul piatto da Intesa Sanpaolo. E questo nonostante il rilancio di venerdì scorso, con l’aggiunta di una parte in contanti pari a 0,57 euro per azione. Il gruppo bancario guidato da Victor Massiah affida a una lunga nota di aggiornamento la sua posizione, spiegando che “Il consiglio di amministrazione di Ubi Banca ritiene che, nonostante il riconoscimento della componente in denaro, l’offerta non riconosca appieno il valore complessivo di Ubi Banca“. E ancora Ubi sottolinea che “gli elementi di novità emersi dall’analisi del comunicato di aumento del corrispettivo e del supplemento al prospetto e rappresentati esclusivamente dal rilascio dell’autorizzazione antitrust e dalla previsione della componente in denaro, non sono tali da far superare tutte le considerazioni conclusive espresse dal consiglio di amministrazione di Ubi Banca nel comunicato dell’emittente”.

Ubi Banca parte proprio dal rilancio e afferma che ” il corrispettivo incrementato esprime una valorizzazione di Ubi Banca che ancora non riflette il suo reale valore e non riconosce agli azionisti: il contributo apportato al valore complessivo della combined entity; e un adeguato valore delle sinergie prospettate da Intesa Sanpaolo”. “Come prevedibile il cda di Ubi rifiuta l’offerta di Intesa Sanpaolo che secondo noi è divenuta ancora più irrinunciabile in seguito al recente rialzo“, commentano gli analisti di Equita che confermano la raccomandazione buy su Intesa e quella reduce su Ubi. Gli esperti della sim scrivono ancora che il board “ha basato la decisione su opinioni di parte che, secondo noi, si scontrano con dati fattuali che avrebbero dovuto portare a conclusioni opposte”.

Equita: la proiezione di superare il 60% diventa sempre più concreta

Intanto l’offerta di Intesa Sanpaolo continua a riscuotere successo. Lo dimostra l’andamento delle adesioni all’Ops che hanno raggiunto, alla data di ieri, il 26,4% rispetto al 17% del giorno precedente. L’offerta si concluderà martedì prossimo 28 luglio, “a 3 giorni dalla scadenza le adesioni sono 3 volte superiori alla media di quelle registrate nelle più recenti Ops – affermano da Equita – a conferma di una curva di adesione molto più accelerata che dà visibilità alla proiezione riportata dalla stampa ieri in base a cui l’offerta raggiungerebbe agevolmente adesioni superiori al 60%”. Come ricorda oggi “Il Sole 24 Ore”, tra i grandi soci si sono espressi a favore le Fondazioni Crc (5,9%) e Banca del Monte di Lombardia (3,9%), Cattolica (1%) e il patto dei soci bresciani (8%).

In una giornata impostata al ribasso per Piazza Affari, appesantita dalle rinnovate tensioni tra Cina e Stati Uniti che hanno fatto scattare il risk off sui mercati, Ubi Banca e Intesa Sanpaolo si muovono in territorio negativo, mostrando una flessione rispettivamente di quasi il 2% a 3,6 euro e dell’1,6% a 1,81 euro.