Notiziario Notizie Italia TAV, tutto sui conti: ecco “perché no”

TAV, tutto sui conti: ecco “perché no”

7 Marzo 2019 10:04

Abbiamo valutato le ragioni del “sì” insieme al professor Roberto Zucchetti (a questo link la videointervista), analizziamo anche quelle del “no” insieme al professor Marco Ponti, responsabile del team dell’analisi costi-benefici chiesta dal governo. La controversa ACB, sulla quale in questi giorni si sta discutendo molto, “spiega se le risorse necessarie per l’opera possono venire compensate dai benefici che la collettività ne ricava e da questo punto di vista l’analisi è considerata efficace“.

PROBLEMI DI FINANZA PUBBLICA Secondo il professore e il suo team “è evidente che l’Italia sia un Paese con pochi soldi e nella contabilità generale va tenuto conto che l’infrastruttura è un’incidenza importante sulle casse pubbliche, perché al contrario di altre opere l’utenza non contribuisce in alcun modo. Sembra, quindi, ragionevole tenere conto del fatto che lo Stato perde anche un’infinità di accise se l’opera trasporta molto traffico dalla strada alla ferrovia”.

E IL TRATTATO CON LA FRANCIA? Bisogna, però, decidere se rompere o meno il trattato con la Francia e con l’UE. L’analisi ha tenuto conto anche dei costi di questo? “No, quella è una decisione politica e finanziaria”, chiarisce Ponti. “Noi abbiamo avuto l’incarico solo di vedere se i benefici superavano i costi. Se poi c’è di mezzo un aspetto finanziario non è compito dell’analisi costi-benefici“.