Sostenibilità: per i manager italiani il cambiamento climatico sarà la sfida più importante dei prossimi anni
Valeria Panigada
26 gennaio 2021 - 13:07MILANO (Finanza.com)
Più della metà dei manager italiani (52%) indica il tema ambientale come la più rilevante questione sociale da affrontare per le aziende nei prossimi anni. E' ciò che emerge dal Resilience Report 2021 di Deloitte, presentato in occasione del World Economic Forum 2021. Lo studio indaga l’atteggiamento verso gli scenari economici futuri e la fiducia nella propria capacità di gestione di eventi straordinari come il Covid-19 da parte di 2.260 amministratori delegati di 21 Paesi nel mondo, tra cui 102 italiani.
"Con numeri addirittura superiori alla media globale (47%), il 52% dei leader d’azienda italiani ritiene che il cambiamento climatico sia la questione numero uno da affrontare per le aziende, perché il fenomeno potrebbe avere effetti dirompenti sul proprio business", spiega Fabio Pompei, Ceo di Deloitte Italia. Le altre due tematiche sociali che più preoccupano i manager sono quella sanitarie (46%) e quella relativa all’istruzione della forza lavoro (38%). "Mentre l’attenzione per il tema dell’assistenza sanitaria e della prevenzione delle malattie è sicuramente correlata all’insorgere della pandemia da nuovo Coronavirus, la rilevanza del tema dell’istruzione della forza lavoro era già emerso da tempo", prosegue Pompei. I dati presentati a Davos, infatti, confermano quanto era già stato messo in evidenza dallo studio RiGeneration Stem: in Italia il disallineamento tra skill possedute dalla forza lavoro e quelle richieste dal mercato del lavoro è così importante che quasi un’azienda su quattro (il 23%) non riesce a trovare i profili professionali di cui ha bisogno, specialmente se sono di ambito Stem (Science, Technology, Engineering and Mathematics).
"Con numeri addirittura superiori alla media globale (47%), il 52% dei leader d’azienda italiani ritiene che il cambiamento climatico sia la questione numero uno da affrontare per le aziende, perché il fenomeno potrebbe avere effetti dirompenti sul proprio business", spiega Fabio Pompei, Ceo di Deloitte Italia. Le altre due tematiche sociali che più preoccupano i manager sono quella sanitarie (46%) e quella relativa all’istruzione della forza lavoro (38%). "Mentre l’attenzione per il tema dell’assistenza sanitaria e della prevenzione delle malattie è sicuramente correlata all’insorgere della pandemia da nuovo Coronavirus, la rilevanza del tema dell’istruzione della forza lavoro era già emerso da tempo", prosegue Pompei. I dati presentati a Davos, infatti, confermano quanto era già stato messo in evidenza dallo studio RiGeneration Stem: in Italia il disallineamento tra skill possedute dalla forza lavoro e quelle richieste dal mercato del lavoro è così importante che quasi un’azienda su quattro (il 23%) non riesce a trovare i profili professionali di cui ha bisogno, specialmente se sono di ambito Stem (Science, Technology, Engineering and Mathematics).
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