Finanza Notizie Italia Schroders Global Investor Study, La priorità degli italiani nel 2018? Gli investimenti

Schroders Global Investor Study, La priorità degli italiani nel 2018? Gli investimenti

Pubblicato 14 Novembre 2017 Aggiornato 30 Maggio 2022 12:50

 

 

 
 
A livello globale, la priorità dei risparmiatori per il 2018 è investire sui mercati finanziari, e il tema degli investimenti viene prima del risparmio, comprare un immobile, spendere per auto e vacanze, o ripagare un debito. È questo uno dei principali risultati del Schroders Global Investor Study 2017 condotto su oltre 22.000 investitori in 30 Paesi. Dallo studio emerge anche che gli italiani si conformano perfettamente a questa scaletta, con il 26% dei 1.003 intervistati che ha dichiarato che investire in strumenti finanziari, siano essi azioni, obbligazioni o commodity, è la priorità chiave per il prossimo anno.
 
Investire prima di tutto
 
Se investire i propri risparmi è la priorità, la seconda esigenza del panel è il risparmio (20% a livello globale) sia mettendo la somma in banca (per il 16% nonostante gli interessi bassissimi o addirittura nulli), oppure tenendola liquida a casa (4%). Ripagare un debito (incluso un mutuo) si colloca al primo posto solo per il 9% degli intervistati globali, probabilmente a causa del basso costo del denaro.
 
Attese di ritorni irrealistici
 
Tuttavia, a livello internazionale, i risparmiatori hanno aspettative di rendimento dagli investimenti eccessive. La ricerca di Schroders ha mostrato infatti che, per i prossimi cinque anni, gli investitori globali si aspettano un ritorno annuale medio del 10,2% (8,7% in Europa, 11,7% in Asia e 11,7% nelle Americhe), nonostante l’indice MSCI World abbia registrato un ritorno annuo del 7,2% negli ultimi 30 anni. Gli investitori italiani sono gli unici al mondo con attese più realistiche: il 7,2% medio atteso in Italia è persino leggermente inferiore alla performance dell’MSCI World Index.
 
Le peculiarità italiane
 
Se hanno le più realistiche attese di rendimento, gli italiani hanno anche la più bassa propensione alla tecnologia. L’indagine di Schroders ha infatti scandagliato il tema e il risultato indica nel complesso una grande dimestichezza, con il 76% degli intervistati che usa spesso o sempre supporti tecnologici per gestire il proprio conto corrente, il 65% per gestire i propri investimenti, il 62% per prenotare le vacanze, il 60% per scegliere gli investimenti. Quantl al campione italiano, solo 53% gestisce spesso i propri investimenti usando strumenti tech, rispetto al 65% globale e al 61% europeo; e solo il 50% si avvale spesso della tecnologia per scegliere dove e come investire, rispetto al 60% globale e al 55% europeo.
 
Tecnologia: avanti piano

 

Ma qual è il sentiment degli oltre mille intervistati italiani nei confronti delle innovazioni tecnologiche che stanno irrompendo nella vita di tutti i giorni e che potrebbero rivoluzionarla, come per esempio la realtà virtuale e aumentata, le auto a guida autonoma, l’utilizzo dei droni per le consegne o il primo soccorso? Il 55% si dice intrigato da queste novità, ritenendo che potrebbero essere ancora lontane nel tempo, ma che gradualmente diventeranno abitudini. Il 14% è addirittura entusiasta di “una rivoluzione che migliorerà le nostre vite”. Solo il 31% degli italiani teme questi cambiamenti, ritenendo che la tecnologia possa assumere un ruolo prevalente rispetto agli esseri umani.