Notiziario Notizie Italia Sanità del futuro sempre più digitale: prestazioni svolte dall’intelligenza artificiale e investimenti dalle big tech

Sanità del futuro sempre più digitale: prestazioni svolte dall’intelligenza artificiale e investimenti dalle big tech

12 Dicembre 2019 14:14

La sanità del futuro sarà digitale. Nei prossimi sei anni l’intelligenza artificiale avrà un ruolo preponderante e sostituirà il 20% delle prestazioni mediche. A guidare la trasformazione saranno i colossi hi-tech, come Google e Apple, e le grandi compagnie assicurative, che si stanno già muovendo per sviluppare prodotti e servizi innovativi e guadagnarsi un posto di rilievo in un mercato con un valore economico stimato in 155 miliardi di euro.

 

Intelligenza artificiale al centro
Secondo la rcierca Future of health condotta da Roland Berger le aree sulle quali l’IA avrà un peso importante sono il monitoraggio digitale, la prevenzione e la diagnosi. Con un dato su tutti: il 20% delle prestazioni medico-sanitarie potrebbero essere sostituite dall’intelligenza artificiale entro il 2025. Solo per questo segmento, Roland Berger prevede un valore di 16 miliardi di euro al 2025. Non solo. Per quanto riguarda l’applicazione dell’IA sui trattamenti somministrati ai pazienti, si prevede che il 30% sarà abbinato a una terapia completamente su misura, mentre il 40% sarà supportato dai cosiddetti «digital twins», modelli virtuali prodotti sulla base del Dna del paziente stesso, utili a testare le terapie prima di applicarle direttamente sulla persona. Una vera rivoluzione.

L’ascesa di nuovi protagonisti
Il 61% degli intervistati nella ricerca sostiene che i tech-giants, a partire da Google ed Apple, saranno parte integrante dell’intero sistema dell’healthcare. Tanto più che c’è già chi è in prima linea. Come dimostra l’Amazon Care Health Program, una vera e propria clinica virtuale dedicata ai dipendenti Amazon e alle loro famiglie in grado di effettuare diagnosi da remoto e programmare visite mediche direttamente a domicilio. L’80% dei partecipanti alla ricerca crede tuttavia che le compagnie assicurative saranno le vere protagoniste. Tutto grazie alle offerte di servizi di diagnosi digitale e supporto terapeutico offerto ai propri iscritti. Inoltre, per 7 intervistati su 10, la digitalizzazione creerà nuovi parametri di comunicazione tra assicurato e assicuratore. Per poter accedere ad una riduzione del premio, i primi forniranno spontaneamente i dati sul proprio stato di salute alle compagnie assicurative tramite applicazioni e supporti studiati ad hoc. In questo gli Stati Uniti sono pionieri: la compagnia Vitality Health offre premi agevolati agli assicurati che dimostrano, tramite i dati forniti dal cliente e analizzati dalla società, di vivere seguendo un “healthy lifestyle”.

“La competizione avrà sempre più la forma della coo-petition, dove le collaborazioni stabili, le partnership, le joint-venture e le piattaforme tecnologiche collaborative avranno un ruolo sempre più centrale – illustra Andrea Bassanino, partner di Roland Berger – E permetteranno di razionalizzare gli investimenti e di creare offerte innovative. La ricerca stessa farà un salto quantico, grazie all’apporto e alla condivisione di una mole enorme di dati”.

 

Proprio per permettere ai singoli operatori di adattarsi al meglio al contesto di riferimento è stata introdotta una normativa specifica in Germania, il Digital Healthcare Provision Act (DVG), che incentiva le compagnie assicurative a investire in start-up e a collaborare con società informatiche, per ottenere un vantaggio competitivo cruciale.