News Notiziario Notizie Italia Piazza Affari non si ferma più, exploit di Telecom Italia

Piazza Affari non si ferma più, exploit di Telecom Italia

13 Febbraio 2020 17:45

Piazza Affari strappa il segno più alla fine di una giornata altalenante sui mercati complice il ritorno dei timori per il coronavirus. Il Ftse Mib ha chiuso con un progresso dello 0,12% a quota 24.892,15 punti, aggiornando i massimi dal 2008. L’ultimo aggiornamento giunto dalla Cina ha rilevato 242 nuovi decessi e 14.840 nuovi casi. Il totale di nuovi casi confermati ha segnato un aumento di 10 volte rispetto a ieri e il numero dei morti in un solo giorno è il maggiore da quando l’epidemia è scoppiata a dicembre. Il Comitato sanitario provinciale di Hubei ha cambiato i criteri diagnostici.

Per l’Italia oggi è arrivato un nuovo taglio delle stime di crescita da parte dell’UE con PIL 2020 adesso visto a +0,3% dal +0,4% indicato in precedenza. Il ministro Gualtieri ha comunque riaffermato di attendersi un rimbalzo dell’economia a inizio 2020. Buoni i riscontri dall’asta Btp con i titoli a 3 e 7 anni assegnati al nuovo rendimento minimo storico.

Sul parterre di Piazza Affari performance di riguardo per Telecom (+3,65% a 0,53 euro) in scia al rumor secondo cui la tlc sarebbe pronta a selezionare KKR come fondo infrastrutturale partner per l’offerta su Open Fiber. KKR agirebbe da fondo infrastrutturale partner per l’offerta su Open Fiber al fine di costituire una rete unica nazionale, progetto che troverebbe il supporto del governo italiano guidato dal premier Giuseppe Conte. KKR sarebbe inoltre interessata ad acquisire una quota nella rete di TIM valutata tra 7 e 7,5 miliardi di euro.

Ha chiuso bene anche il titolo Juventus (+1,39%) in scia all’estensione della partnership con Allianz. È stata pattuita l’estensione del naming right dell’Allianz Stadium per sette stagioni sportive, a partire dal 1° luglio 2023 e fino al 30 giugno 2030. L’accordo prevede un corrispettivo complessivo di 103,1 milioni di euro che si aggiunge a quanto previsto dagli accordi già in essere.

È proseguita anche oggi la corsa di UBI Banca (+1,86%) con l’avvicinarsi del nuovo piano che verrà presentato il 17 febbraio. Ieri il Patto di consultazione Car (Comitato Azionisti di Riferimento), che rappresenta il 17,8% del capitale di Ubi Banca e nel quale compaiono Fondazione Monte di Lombardia, CR Cuneo e alcuni soci privati, ha spiegato che il suo compito sarà di svolgere “una funzione di alto advisory” verso il management, con cui avviare “una comunicazione dialettica”. A partire dalle potenziali fusioni, anche se al momento non ci sono dossier aperti.

Tra i titoli del comparto industriale ha sofferto Pirelli (-2,15%). Oggi gli analisti di Banca Imi hanno ridotto la raccomandazione da add a hold, con il prezzo obiettivo che passa da 6,1 a 5 euro, in vista della presentazione dei risultati finanziari per l’esercizio 2019 e del nuovo piano industriale al 2022. “In uno scenario di mercato caratterizzato da un rallentamento della produzione automobilistica e dalla pressione sui prezzi, big come Michelin e Nokian hanno già indicato di attendersi un debole 2020. Allo stesso modo, prevediamo che il business plan di Pirelli sarà basato su margini difensivi e assunzioni conservative sul mercato automobilistico per il 2020”.