Finanza Notizie Italia Osservatorio PrestitiOnline, Casa e auto continuano a guidare le scelte degli italiani

Osservatorio PrestitiOnline, Casa e auto continuano a guidare le scelte degli italiani

Pubblicato 14 Novembre 2017 Aggiornato 30 Maggio 2022 12:50

 

 

 

 

Il termometro mensile dei prestiti personali conferma che anche nel mese di ottobre i più richiestii dagli italiani sono stati quelli legati alla casa e, a seguire, all’automobile. Nel dettaglio, come emerge dall’Osservatorio di PrestitiOnline.it (il sito di comparazione di prodotti di credito al consumo in Italia che fa capo al Gruppo MutuiOnline), il 34,9% dei prestiti è finalizzato alla ristrutturazione della casa, il 14,9% all’arredamento, mentre il 20% è finalizzato all’acquisto dell’auto usata e il 9,3% all’acquisto dell’auto nuova o a chilometro zero.
Al gruppo di testa fanno seguito altri prestiti, di importo minore, come le  spese mediche (2,3%), le spese per hobby e vacanze (1,8%), per matrimoni e cerimonie (1,2%) e per l’acquisto di smartphone, pc e altri dispositivi elettronici (0,2%).

 Importo in lieve aumento

 

Quanto all’ importo medio erogato, nel mese di ottobre, si è attastato a 11,454 euro, solo in lieve aumento rispetto allo stesso periodo dello scorso anno (11,328 euro). Mentre il taglio dei prestiti erogati ha riguardato nel 29,5% dei casi un importo compreso tra 5.000 e  10.000 euro per una durata del finanziamento di 60 mesi nel 19,4% dei casi.
Da un punto di vista geografico, poi, il Nord si aggiudica il 41,9% dei prestiti concessi. Stabile il Centro Italia con il 22,2% dei prestiti. Mentre il Sud e le isole hanno registrato un calo (35,9%) rispetto al 38% del secondo semestre 2016.

 Profilo del debitore

Quanto alla fascia di età, prevalgono gli italiani tra 36 e 45 anni, che rappresentano il 38,6% delle concessioni di prestiti, seguiti – con il 27,2% – dalla fascia tra 46 e 55 anni, e dai giovani tra 18 e 25 anni (19%). Da sottolineare infine che ben l’86,3% dei prestiti è stato erogato a lavoratori con contratto a tempo indeterminato e che predomina (il 49,7%) la classe di reddito compresa tra 20mila e 30mila euro.