Finanza Notizie Italia Moody’s: Italia tra i paesi più a rischio in Eurozona nel 2021, ruolo cruciale per area euro dalla Bce

Moody’s: Italia tra i paesi più a rischio in Eurozona nel 2021, ruolo cruciale per area euro dalla Bce

11 Gennaio 2021 14:58

Con il rapporto debito-Pil destinato a schizzare a oltre il 160% nel 2020 a causa delle misure straordinarie anti Covid-19 lanciate dal governo Conte, l’Italia rimane tra i paesi osservati speciali di Moody’s.

Proprio oggi l’agenzia di rating ha chiaramente scritto, in una nota, che “nell’area euro i rischi sul credito più alti sono in Italia, Cipro, Spagna e Portogallo, a causa dell’elevata esposizione dell’economia di questi paesi verso la crisi (scatenata dalla pandemia del coronavirus) e per il loro margine di manovra fiscale più limitato“.

Nel report dedicato all’Eurozona “Moody’s – Euro area sovereigns’ negative 2021 outlook reflects significant economic and fiscal uncertainty” (ovvero “Moody’s: l’outlook negativo per il 2021 dei debiti sovrani dell’area euro riflette incertezze significative dal fronte economico e fiscale”) , Moody’s ha avvertito che il mix rappresentato dagli “elevati livelli dei debiti” e da “una crescita a singhiozzo intensificheranno il rischio e l’impatto di un altro shock”, all’interno del blocco.

Ciò avverrà soprattutto se “la fiducia degli investitori in quei paesi che hanno bisogno di rifinanziare quantità molto importanti dei debiti sovrani si indebolirà”.

Dalla nota, emerge praticamente il timore di Moody’s sul rischio che gli investitori, che finora hanno fatto incetta di BTP & Co grazie all’assist salvifico e onnipresente della Bce, possano iniziare a nutrire dubbi sulla sostenibilità degli stessi debiti.

I rendimenti dei Btp salgono attorno allo 0,55%, portando lo spread BTP-Bund a risalire dai minimi di venerdì e ad attestarsi a 107 punti base, sulla scia delle tensioni politiche che da settimane stanno caratterizzando la politica italiana.

“Domani sera dobbiamo fare il Consiglio dei ministri per approvare il Recovery plan. Dobbiamo correre”, ha detto il presidente del Consiglio Giuseppe Conte in una intervista al Tg3, riportata dall’agenzia di stampa Ansa. “Lavoriamo per costruire, il momento è così difficile che dobbiamo mettercela tutta per offrire risposte ai cittadini”, ha sottolineato, aggiungendo che “sta arrivando un’impennata” dei contagi. “Dopo Gran Bretagna, Irlanda, Germania sta arrivando anche da noi: non sarà facile, dobbiamo fare ancora dei sacrifici”.

Dal canto suo, il leader di Italia Viva Matteo Renzi, che sta mettendo sempre più alle strette l’esecutivo, minacciando le dimissioni delle ministre Teresa Bellanova ed Elena Bonetti, si è così espresso in un’intervista a Rtl 102.5:

“Approviamo questo benedetto Recovery, che sono in larga parte prestiti e vanno spesi per creare posti di lavoro, per dare soldi alla sanità. Il 22 luglio ho detto spendiamo soldi, se qualcuno mi dice ‘facciamo veloci’ io dico ‘corri, presenti questo Recovery, e usiamolo ma in cose utili”.

Tornando a Moody’s, l’agenzia ha scritto nella sua nota che “la stabilizzazione del debito rappresenterà una sfida politica cruciale” per l’Eurozona, in un contesto in cui “la ripresa del Pil dell’area dallo shock del coronavirus sarà lenta, non equilibrata e fragile“.

“Moody’s prevede un rimbalzo della crescita del Pil dell’area euro, su base reale, pari a +4,6% nel 2021, a seguito di una forte contrazione del 7,7% attesa per il 2020″.

La ripresa avverrà grazie alle “continue misure espansionistiche in arrivo dal fronte fiscale e monetario, che si tradurranno in un contesto di bassi tassi di interesse e in un buon accesso al credito sia per le famiglie che per le imprese”.

Tuttavia, “i paesi sovrani caratterizzati da un’elevata esposizione economica verso la crisi, già alle prese con uno spazio di manovra fiscale limitato e con le elevate necessità di rifinanziamento sono particolarmente a rischio” di essere colpiti “da uno shock sulla fiducia degli investitori”.

Allo stesso tempo, ha rassicurato in qualche modo l’agenzia di rating, “la politica monetaria accomodante della Banca centrale europea (Bce) e la sua continua disponibilità ‘a un approccio Whatever It Takes’ al fine di evitare una rinnovata crisi dei debiti sovrani continuerà a rivestire un ruolo cruciale nel sostenere la fiducia e nel mantenere bassi i costi di finanziamento del governo”.

Moody’s conclude scrivendo che “un calendario elettorale relativamente leggero nel 2021 contiene qualche rischio politico” avvertendo che “le pressioni sociali aumentano e i fattori geopolitici rimangono sfidanti“.