News Finanza Notizie Italia Moncler sotto pressione in Borsa dopo ok assemblea ad aumento capitale

Moncler sotto pressione in Borsa dopo ok assemblea ad aumento capitale

12 Giugno 2020 09:22

Equita SIM commenta le ultime novità su Moncler, sul cui titolo ha un rating BUY e un target price a 38 euro. Esordio però negativo per l’azione, che scende a Piazza Affari di oltre -1%, a 33,25 euro. Equita ricorda che “il titolo viene scambiato a 22 volte e 18 volte il rapporto P/E ex-cash 2021-22 (rispetto al settore, a 29 volte e 24,5 volte)”.

“A margine dell’assemblea tenutasi ieri, che ha approvato fra l’altro il nuovo piano di performance shares 2020 e relativo aumento di capitale al servizio del piano (per massime 2 milioni di azioni, pari allo 0,8% del capitale), Moncler ha anche: – fornito un aggiornamento puramente qualitativo sull’impatto Covid: confermata priorità su digitale, loyalty del consumatore, protezione del personale, flessibilità, per fronteggiare una situazione definita ancora ‘fortemente incerta e difficile in molti mercati, in particolare Europa e

America’”.

Equita continua riportando l’outlook del gruppo attivo nel segmento del lusso:

“Previsti importanti impatti sul primo semestre, con un maggior numero di negozi chiusi naturalmente nel 2° trimestre rispetto al 1 trimestre. Non vediamo spunti aggiuntivi in questo outlook rispetto alla prudenza già anticipata da Ruffini nelle recenti interviste e da noi incorporata con l’ultima revisione di stime di qualche giorno fa (ns. EBTIDA adj. 2020 7% sotto consensus, 2021 1% sopra)”.

La SIM mette in evidenza che è stato “annunciato un nuovo accordo di licenza con Interparfums per lo sviluppo di profumi a marchio Moncler, con scadenza nel 2026, rinnovabile per ulteriori 5 anni. I profumi saranno distribuiti nei negozi monomarca del marchio e in selezionati punti vendita multimarca (department stores, profumerie e duty free shops). Il lancio della prima fragranza è previsto per il primo trimestre del 2022. Notizia positiva, che potrà contribuire alla visibilità e desiderabilità del marchio, anche se con impatto quantitativo a bottom line trascurabile, considerato anche l’approccio selettivo sulla distribuzione”.