News Finanza Notizie Italia Lettera Ue all’Italia: l’attenti di Boccia (Confindustria). Mentre Moscovici raffredda spread: ‘non prediligo sanzioni’

Lettera Ue all’Italia: l’attenti di Boccia (Confindustria). Mentre Moscovici raffredda spread: ‘non prediligo sanzioni’

28 Maggio 2019 13:46

“Più che da preoccuparsi c’è da stare attenti ed è quello che stiamo dicendo da tempo. Noi abbiamo un debito pubblico che è una questione tutta italiana. Siamo critici su eventuali sforamenti del 3% per spesa ordinaria e non per investimenti pubblici”. Così il presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia, a margine del Festival dello sviluppo sostenibile, ha commentato l’imminente arrivo di una lettera all’Italia da parte della Commissione europea. La missiva, che chiederà chiarimenti al governo M5S-Lega sulla traiettoria del deficit e debito, prevista in rialzo, dovrebbe arrivare entro la giornata di venerdì.

Il numero uno di Confindustria ha continuato, affermando che, “evidentemente è arrivato il momento, dopo la campagna elettorale, di affrontare la questione della prossima manovra che non sarà semplice e poi cogliere l’occasione anche per costruire un piano a medio termine dove lavoro e crescita sono i fondamentali del Paese”.

Il timore di una multa Ue all’Italia – rinfocolato dopo che alcuni rumor riportati da Bloomberg hanno parlato di una sanzione pari a 3,5 miliardi di euro – e la noncuranza apparente dell’esecutivo giallo-verde hanno portato lo spread BTP-Bund a sfiorare quota 290 punti. Il differenziale sta però ritracciando, probabilmente sulla scia delle rassicurazioni arrivate dal commissario Ue all’economia, Pierre Moscovici:

“Avrò uno scambio di vedute con il governo italiano su misure aggiuntive che potrebbero essere richieste per essere in linea con le regole” ma “non prediligo le sanzioni”, ha detto Moscovici, nel corso di un discorso proferito nei pressi di Lisbona e riportato dall’agenzia Bloomberg. “E’ piuttosto probabile che avremo uno scambio di lettere”.

Detto questo “una cosa dev’essere chiara: se un paese, a un certo punto, è totalmente fuori dalle regole, non compatibile con le regole, le sanzioni ci sono”. E potrebbero essere chieste “misure aggiuntive”.

Non si può dire insomma che Moscovici abbia escluso a priori la comminazione di una multa all’Italia.

Le sanzioni, ha sottolineato, “sono principalmente dissuasive, ma possono essere anche persuasive. Cerchiamo di evitarlo”.