Finanza Notizie Italia Italiani vogliono più protezione: pronti ad aumentare spesa per investimenti in fondi pensione e polizze sanitarie

Italiani vogliono più protezione: pronti ad aumentare spesa per investimenti in fondi pensione e polizze sanitarie

22 Gennaio 2021 11:53

Le famiglie italiane restano alla finestra e mostrano non pochi dubbi sui progetti futuri e sulla pianificazione delle spese per il 2021. E questo è dovuto all’attuale clima che si continua a respirare a causa dell’instabilità politica, del susseguirsi dei DPCM contro la diffusione del Covid-19 e all’incertezza legata al piano vaccinazioni e alla mutazione del virus. Secondo i dati diffusi dall’osservatorio “The World After LOCKDOWN” di Nomisma e CRIF che ormai da quasi un anno analizza l’impatto della pandemia Covid-19 sulle vite dei cittadini, grazie al coinvolgimento di un panel omnibus di 1.000 italiani (18-65 anni), la maggioranza delle famiglie (il 64% del totale) conta di riuscire a risparmiare nel 2021, anche se gran parte di queste (58%) non è intenzionata ad effettuare investimenti quest’anno. In molte famiglie il timore è quello di non riuscire, nemmeno per quest’anno, ad affrontare con serenità alcune spese ricorrenti: in primis canoni di affitto (il 27% degli affittuari si dice abbastanza preoccupato) e utenze (il 38% mostra qualche perplessità o è addirittura si sente esposto al rischio di non riuscire a pagare regolarmente le bollette).

L’incertezza sulle prospettive future ha fatto emergere l’esigenza di proteggersi e tutelarsi maggiormente. L’osservatorio mette in evidenza come il 5% degli italiani dichiara di avere intenzione di incrementare – rispetto a prima dell’arrivo dell’emergenza sanitaria – il ricorso a strumenti finanziari, come la sottoscrizione di polizze assicurative. La previsione che vede ampliarsi il ricorso a servizi banking o insurance, sembra legata alla maggiore attenzione per la tutela del proprio futuro e della propria salute: il 14% ha intenzione di aumentare la spesa per investimenti in fondi pensione e il 17% per polizze sanitarie integrative.

Ridurre e rimandare le spese: l’imperativo degli italiani
Ridurre e rimandare le spese. Non conoscendo i tempi per un pieno ritorno alla ‘normalità’, per meglio gestire questa fase di incertezza gli italiani preferiscono ridurre, rimandare o addirittura a rinunciare a molte delle spese non strettamente necessarie: il 36% degli intervistati quest’anno prevede di risparmiare sui consumi fuori casa, il 36% anche sui trasporti pubblici e il 35% su viaggi e vacanze. Gli italiani sembrano orientati anche a privarsi di alcuni momenti di relax, ad esempio riducendo lo shopping per abbigliamento e scarpe (29%) o stringendo la cinghia anche sui servizi alla persona come estetista e parrucchiere (23%) o baby-sitter (5%).

In altri ambiti le famiglie non sono disposte a scendere a compromessi ed è il caso dell’educazione dei figli (meno del 10% delle famiglie ridurrà questa voce di spesa), la spesa alimentare (solo il 15% la ridurrà ma il 14% la incrementerà) e quella necessaria per la tutela della salute (il 21% incrementerà la spesa per visite e medicinali). Se si guarda agli acquisti di beni, nel 2021 1 italiano su 4 dichiara di voler acquistare prodotti high tech (PC, smartphone e tablet), mentre il 19% programma l’acquisto di grandi elettrodomestici come frigorifero, lavatrice, lavasciuga, forno.

 

I numeri del 2020
Se queste sono le prospettive per l’anno appena iniziato, quale è la fotografia delle scorso anno? Sempre stando ai dati di Nomisma e Crif nell’ultimo semestre del 2020 il 43% delle famiglie italiane non è riuscita a risparmiare. In particolare, per il 24% questa è una situazione nuova rispetto al passato, mentre il restante 19% dichiara che la difficoltà è strutturale e non dipende solo dalla crisi sanitaria. Chi è riuscito a risparmiare (il 57% del totale degli intervistati) lo ha fatto non senza difficoltà, spesso facendo fronte a stento ad alcune voci di spesa o rimandando alcune spese. Tra le altre spese affrontate a fatica, spiccano le utenze: un quarto degli italiani negli ultimi sei mesi ha avuto difficoltà a far fronte ai pagamenti delle bollette (25% contro il 34% del primo semestre). Anche il canone di affitto della abitazione è una di quelle spese che ha riscontrato crescenti difficoltà nella puntualità dei pagamenti. Anche il rimborso delle rate di mutui e finanziamenti è fonte di preoccupazione: 4 italiani maggiorenni su 10 hanno un contratto di finanziamento in corso, di questi, il 20% dichiara di aver rimborsato le ultime rate dell’anno con una certa difficoltà (era il 17% nel primo semestre 2020).