Italiani più orientati verso le carte, addio al contante. E lo shopping è sempre più e-commerce
Daniela La Cava
23 febbraio 2021 - 15:01MILANO (Finanza.com)
La digitalizzazione dei sistemi di pagamento e l'addio al contante accelera in Italia in scia alle nuove necessità nate con l'avvento del Covid-19. In particolare, il Belpaese è, insieme alla Spagna, il Paese dove la percentuale più alta della popolazione adulta con conto corrente e accesso a internet sceglie la carta come principale mezzo di pagamento (61,3%). Ed è anche il Paese dove più popolazione usa carte di credito per acquisti di alto valore (64,2%). Infatti, l'85,2% degli italiani dichiara di avere una carta di credito, mentre l'81,4% ha una carta di debito. Risultano molto diffuse anche le carte prepagate: con quasi otto italiani su dieci che ne usufruiscono. Ampia diffusione e grande loyalty: l'Italia è anche il Paese meno "multi-card", fenomeno coerente con la fedeltà degli italiani alla propria banca. Circa il 57,3% della popolazione con conto bancario e accesso a internet opera con una sola entità.
Queste alcune tendenze che emergono dal decimo "Rapporto sulle Tendenze dei Sistemi di Pagamento", presentato da Minsait Payments, la filiale di sistemi di pagamento di Minsait. Un report realizzato in collaborazione con Analistas Financieros Internacionales (AFI) e che si basa sulle opinioni di più di 80 manager del settore bancario, così come sui dati raccolti da 4.400 indagini sulla popolazione bancaria in Italia, Spagna, Portogallo, Regno Unito e America Latina.
Secondo lo studio più del 50% della popolazione dei Paesi analizzati ha ridotto o abbandonato i pagamenti in contanti. In Italia il 43,9% della popolazione dichiara di aver mantenuto l’utilizzo del contante ai livelli pre-pandemia, sebbene le carte elettroniche siano considerate il mezzo di pagamento preferito da sei italiani su dieci. Ci sono alcuni fattori come l'aumento del commercio online durante la pandemia, il miglioramento della sicurezza nelle transazioni elettroniche con il doppio fattore di autenticazione e le nuove forme di pagamento via smartphone, che stanno spingendo a un minor uso dei contanti in Italia, che ha recentemente promosso iniziative in questo senso come la campagna cashback.
"L'Italia è un paese che storicamente predilige il contante, ma le cose stanno cambiando", afferma Rita Camporeale, responsabile Ufficio Sistemi di Pagamento dell’Associazione Bancaria Italiana (Abi). "Negli ultimi cinque anni la crescita dei pagamenti elettronici in Italia è stata la più alta in Europa, evidenziando una propensione per il cambiamento sostenuto dai progressi tecnologici che ne facilitano l'adozione, come il contactless, l'e-commerce e la progressiva digitalizzazione delle pubbliche amministrazioni".
E-commerce in crescita in Italia: con il Regno Unito percentuale più alta di acquirenti regolari
Lo shopping si sposta sull'e-commerce. Uno dei fenomeni causati da Covid-19 è, infatti, il passaggio degli acquisti verso il commercio elettronico, che ha visto un aumento della frequenza delle transazioni tra i consumatori che già acquistavano prodotti online. In quest’ottica, il 46% degli italiani dice ora di fare acquisti più frequentemente, dato superiore alla Spagna (42%), Regno Unito (44%) e simile al Portogallo (47%). L'Italia partiva già da una posizione di rilievo nello shopping online: è il secondo Paese - solo dietro il Regno Unito - che accumula percentuali più alte di popolazione che acquistano frequentemente (almeno una volta al mese) su Internet (68,6%).
Una crescita dell’e-commerce parallela al miglioramento della sicurezza nelle transazioni. Dallo studio emerge che l'Italia è il Paese che dà più priorità alla sicurezza: il 60% della popolazione bancaria preferisce che il proprio istituto finanziario chieda sempre un secondo fattore di autenticazione per ogni transazione.
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