Finanza Notizie Italia Calcio: Sky e Dazn finiscono nel mirino dell’Antitrust. Ecco a cosa fare attenzione

Calcio: Sky e Dazn finiscono nel mirino dell’Antitrust. Ecco a cosa fare attenzione

29 Agosto 2018 11:07

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Dopo le lamentele dei consumatori e le denunce delle associazioni è scattata l’indagine Antitrust su Sky e Dazn per pratiche commerciali scorrette e pubblicità ingannevole riguardo le partite del campionato di Calcio di Serie A.

L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha avviato, su segnalazione di singoli consumatori e di alcune Associazioni di consumatori, due procedimenti istruttori per presunte pratiche commerciali scorrette e possibili violazioni dei diritti dei consumatori nei confronti di Sky Italia e del Gruppo Perform con nome commerciale Dazn con riferimento alla commercializzazione dei pacchetti delle partite di calcio per la stagione 2018/2019.

In particolare, Sky con una pubblicizzazione particolarmente aggressiva avrebbe indotto i clienti già abbonati al pacchetto calcio a rinnovare l’abbonamento con l’erronea convinzione che l’offerta non fosse mutata. E invece allo stesso prezzo, il tifoso si è ritrovato con un pacchetto di partite trasmesse più ridotto, senza l’informativa sulla possibilità di recedere dal contratto senza penali, costi di disattivazione e senza la restituzione degli sconti fruiti.

Quanto a Dazn, l’Antitrust sta indagando su due aspetti. Da una parte i problemi tecnici di trasmissione delle partite riscontrati in queste prime partite di campionato, che stridono con l’enfasi data al claim “quando vuoi, dove vuoi”: “farebbe intendere al consumatore di poter utilizzare il servizio ovunque si trovi, omettendo invece le limitazioni tecniche che potrebbero impedirne o renderne difficoltosa la fruizione”, spiega l’Antitrust. Dall’altro, l’autorità vuole vederci chiaro sui messaggi che indicherebbero la possibilità di poter fruire di un “mese gratuito” di offerta del servizio “senza contratto”, mentre in realtà il consumatore stipula un contratto per il quale è previsto il rinnovo automatico, con conseguente esigenza di esercitare l’eventuale recesso per non rinnovarlo. Non solo. L’iscrizione per la fruizione gratuita del primo mese comporta l’automatico addebito dell’importo per i mesi successivi, in quanto il consumatore, creando l’account, darebbe inconsapevolmente il proprio consenso all’abbonamento al servizio, dovendosi attivare per esercitare il recesso e quindi evitare gli addebiti automatici.

Insomma, Sky costringe gli utenti a pagare l’abbonamento per la serie A, allo stesso prezzo della scorsa stagione calcistica, non garantendo la trasmissione di tutto il campionato (si potrà vedere solo 7 partite su 10 di serie A) e non dichiarando sin da subito quali sono le partite che non verranno trasmesse. Dal canto suo, Dazn si fa pagare 9,90 euro al mese per rendere un servizio che si è mostrato scadente fin dalle prime partite e con il rischio di vedersi automaticamente iscritti al servizio anche per i mesi successivi.

La conseguenza dunque non è una maggiore concorrenza nel settore, ma la duplicazione degli abbonamenti: chi ha già Sky deve abbonarsi anche a Dazn per vedere il restante 30% delle partite, per non rischiare di perdersi la partita della propria squadra. Ma non bisogna considerare solo i costi diretti del doppio abbonamento (per vedere tutte le partite di Serie A il costo base ammonta a circa 39,80 euro al mese, a fronte dei 29,90 dello scorso anno), ma anche i costi di una connessione ad internet veloce, per poter usufruire al meglio del servizio.

Chi è Mister Dazn?
Dazn è un servizio di video streaming online, sia in diretta sia on demand, di eventi sportivi di proprietà dell’inglese Perform Group di proprietà dell’oligarca ucraino (ma cittadino americano) Leonard Blavatnik. E’ uno dei 50 uomini più ricchi del mondo, con un patrimonio netto di 21,2 miliardi di dollari, grazie a investimenti diversificati nel settore dell’energia (alluminio, carbone e petrolio) e poi intrattenimento, telecomunicazioni, media e immobili. Una delle sue ultime imprese è stata Perfom Group, società di media sportivi, con sede nel Regno Unito, che nell’agosto 2016 ha lanciato il servizio di video streaming online Dazn, entrato in Italia a luglio.