Finanza Notizie Italia Bollette più care con lo smartworking estivo: 5 consigli per contenere il costo

Bollette più care con lo smartworking estivo: 5 consigli per contenere il costo

3 Luglio 2020 10:57

Un’estate in smartworking potrebbe costare caro. Tenere accesa l’aria condizionata in casa per numerose ore avrà inevitabili conseguenze sulle bollette, già appesantite dai maggiori consumi dettati dalla permanenza forzata tra le mura domestiche. Secondo le stime di Facile.it, per rinfrescare una stanza da 16-20 mq per 6 ore al giorno è necessario mettere in conto un aumento della bolletta estiva di almeno 68 euro. Valore che arriva addirittura a 113 euro se si sceglie di tenere l’aria accesa per 10 ore. E se oltre alla postazione di lavoro si vogliono mantenere freschi anche gli altri ambienti della casa, la bolletta lievita ulteriormente, fino a 200 euro in più.

Come risparmiare? Ecco un breve vademecum con 5 consigli pratici per ridurre le spese:
1) Nuovi ritmi, nuova tariffa. La quarantena forzata prima, lo smart working dopo, hanno modificato lo stile di vita di molti italiani. Se una volta i consumi energetici domestici si concentravano nelle fasce serali, ora in tanti hanno iniziato a consumare durante tutto l’arco della giornata. Il consiglio, quindi, è di valutare con attenzione se convenga mantenere una tariffa bioraria (con un prezzo ridotto nella
fascia serale ma superiore in quella diurna) o se, invece, sia meglio passare ad una monoraria, con un prezzo della componente energetica unico, che non varia a seconda dell’orario di consumo.

2) La classe fa la differenza. Il secondo consiglio è quello di valutare con attenzione il proprio condizionatore e, se vecchio, considerare di sostituirlo con uno più moderno in classe A, A+, A++ e superiori. Questa scelta, oltre a far bene all’ambiente, porterà enormi vantaggi in termini di risparmio; basti pensare che cambiare un condizionatore di classe C, ad esempio, con uno di classe A+ consente di ridurre il costo in bolletta sino al 21% annuo. E poi in alcuni casi è possibile ottenere uno sconto fiscale che va dal 50% al 65%, a seconda della tipologia di intervento.

3) Evitare le temperature polari. Il consiglio è di utilizzare la funzione di deumidificazione anziché quella di raffrescamento. In questo modo è possibile comunque mantenere una temperatura confortevole e, al contempo, abbattere la spesa fino al 13%.

4) Impianto pulito. E’ importante mantenere l’impianto pulito così da avere la garanzia che questo possa funzionare al 100%. Un impianto non efficiente consuma fino all’8% in più.

5) Tenere chiusi gli ambienti. Lasciare aperta la porta del corridoio o di uno stanzino e disperdere il fresco può arrivare ad incidere sino al 6% sui consumi.