Finanza Notizie Italia Birra italiana: alla canapa, al carciofo o alle arance. La varietà premia con esportazioni record

Birra italiana: alla canapa, al carciofo o alle arance. La varietà premia con esportazioni record

20 Giugno 2019 12:31

Mai così tanta birra italiana è stata bevuta all’estero. +33% il balzo delle bottiglie esportate nel 2019 mettendo a segno un record storico. E’ quanto è emerge da una analisi di Coldiretti sulla base dei dati Istat relativi al primo trimestre dell’anno in occasione dell’apertura a Roma del primo “Salone della birra agricola” per la nascita del Consorzio per la tutela e la promozione della birra artigianale italiana.

Il Made in Italy vola proprio in quei Paesi per i quali la birra è una specie di tradizionale nazionale: dai pub del Regno Unito, dove finisce quasi la metà dell’export italiano, che hanno aumentato il loro consumo di quasi il 25% nel primo trimestre del 2019 a quelli della vicina Irlanda dove gli acquisti di birra sono più che raddoppiati (+114%) come in Germania (+113,5%), dagli Stati Uniti che sono il secondo importatore dopo la Gran Bretagna e sono cresciuti di oltre il 36% ai veri e propri record in Spagna dove la “cerveza” italiana è triplicata o in Olanda dove è addirittura quintuplicata, ma volano anche paesi del Nord Europa come la Norvegia che sfiora l’80% di crescita.

Il balzo della birra italiana è favorito da una forte diversificazione dell’offerta in particolare nella birra artigianale per un consumo che è diventato negli anni sempre più raffinato e consapevole con numerosi esempi di innovazione, specialità altamente distintive e varietà particolari: dalla birra aromatizzata alla canapa a quella pugliese al carciofo di colore giallo paglierino, dalla birra senza glutine al riso Carnaroli del Piemonte a quella con la zucca, dalla birra con le arance di Sicilia a quella con le scorze di bergamotto, da quella alla ciliegia a quella con le fragole, da quella al miele di erica alla birra con le prugne e non mancano neppure la birra aromatizzata al pane e quella al grano saraceno.

“Con il record di 41,8 miliardi di euro di valore dell’export agroalimentare – sottolinea il presidente di Coldiretti Ettore Prandini – il Made in Italy si conferma uno straordinario volano di sviluppo per la nostra economia con una capacità di vincere sui mercati esteri”.