Banca Mediolanum: per Banca IMI è buy. 'Per 2020 flussi in entrata di 5,65 MLD, bene fattore Flowe'
Laura Naka Antonelli
18 giugno 2020 - 15:55MILANO (Finanza.com)
Gli analisti di Banca Imi illustrano quanto è emerso dal roadshow virtuale che si è tenuto nella giornata di ieri, e che ha visto ospite Banca Mediolanum.
"Nei primi cinque mesi del 2020, Banca Mediolanum ha assistito a flussi netti in entrata di +4,58 miliardi, di cui +1,55 miliardi di AuM (assert under management, asset gestiti). Questi ultimi, in particolare, hanno accelerato ad aprile e maggio (+1,14 miliardi in questi due mesi). Sulla base di questi presupposti, "stimiamo che il contributo positivo che arriva dai flussi netti nell'AuM continuerà a presentarsi nei prossimi mesi, tenendo in considerazione anche la trasformazione degli asset non gestiti nel primo trimestre, attraverso la promozione del rendimento del 2% lanciata sui nuovi depositi a sei mesi".
Gli analisti mettono in evidenza come Banca Mediolanum continui a portare avanti i propri "sforzi di diversificazione nella sua top-line, rendendola più sostenibile: l'attenzione è, in particolare, sull'attività dei prestiti, che dà un sostegno importante al margine netto di interesse". Per la precisione, "il gruppo ha erogato 1,08 miliardi di euro (di nuovi prestiti) nei primi cinque mesi dell'anno (più degli 1,04 miliardi erogati nello stesso periodo del 2019, e nonostante il lockdown)".
Banca Imi guarda con favore a quanto emerso dal roadshow virtuale, assegnando al titolo un rating buy, a fronte di un target price di 7,80 euro.
Gli analisti continuano: "La nostra view positiva su Banca Mediolanum deriva principalmente da 1) la capacità del gruppo (aiutato dai meccanismi automatici di investimenti) di trasformare gli asset non gestiti, in contesti di mercati volatili e di difficoltà macroeconomiche, in asset gestiti AuM 2) l'efficace processo di diversificazione della top-line. Apprezziamo anche il lancio di Flowe che, combinando innovazione e sostenibilità, è volto principalmente ad affrontare le necessità delle giovani generazioni, creando così una base di clienti per il futuro di Banca Mediolanum".
Banca IMI ricorda di prevedere per il 2020 "flussi netti in entrata complessivi di 5,65 miliardi di euro, di cui 3,5 miliardi di AuM, rispetto alla guidance che la società ha fornito nella conference call indetta per commentare i risultati di bilancio del primo trimestre, che prevede flussi netti in entrata superiori ai 5 miliardi di euro per il 2020, di cui 3,5-4 miliardi di euro in AuM".
Sul fronte dividendi, "le nostre stime prevedono un dividendo di 0,34 euro per azione) per il 19 ottobre del 2020, entro l'assemblea degli azionisti che si terrà ad aprile. Il pagamento avverrà automaticamente, a meno di ulteriori misure lanciate da Bankitalia (che, in linea con la Bce, ha raccomandato la sospensione dei dividendi e delle operazioni di buyback, per consentire alle banche di liberare risorse in tempi di crisi da pandemia coronavirus COVID-19)".
Ancora: "Mettiamo in evidenza la forte posizione di capitale di Banca Mediolanum (CET1 ratio al 18,8% alla fine di marzo). Dall'altro lato, sottolineiamo la raccomandazione recentemente emessa da ESRB (Il Comitato europeo per il rischio sistemico), secondo cui le banche dovrebbero astenersi dal versare le cedole fino al primo gennaio del 2021. Riguardo al futuro, le nostre stime sul 2020-22 sono per un aumento dei dividendi ordinari da 0,42 per azione nel 2020 a 0,45 euro per azione nel 2022".
"Nei primi cinque mesi del 2020, Banca Mediolanum ha assistito a flussi netti in entrata di +4,58 miliardi, di cui +1,55 miliardi di AuM (assert under management, asset gestiti). Questi ultimi, in particolare, hanno accelerato ad aprile e maggio (+1,14 miliardi in questi due mesi). Sulla base di questi presupposti, "stimiamo che il contributo positivo che arriva dai flussi netti nell'AuM continuerà a presentarsi nei prossimi mesi, tenendo in considerazione anche la trasformazione degli asset non gestiti nel primo trimestre, attraverso la promozione del rendimento del 2% lanciata sui nuovi depositi a sei mesi".
Gli analisti mettono in evidenza come Banca Mediolanum continui a portare avanti i propri "sforzi di diversificazione nella sua top-line, rendendola più sostenibile: l'attenzione è, in particolare, sull'attività dei prestiti, che dà un sostegno importante al margine netto di interesse". Per la precisione, "il gruppo ha erogato 1,08 miliardi di euro (di nuovi prestiti) nei primi cinque mesi dell'anno (più degli 1,04 miliardi erogati nello stesso periodo del 2019, e nonostante il lockdown)".
Banca Imi guarda con favore a quanto emerso dal roadshow virtuale, assegnando al titolo un rating buy, a fronte di un target price di 7,80 euro.
Gli analisti continuano: "La nostra view positiva su Banca Mediolanum deriva principalmente da 1) la capacità del gruppo (aiutato dai meccanismi automatici di investimenti) di trasformare gli asset non gestiti, in contesti di mercati volatili e di difficoltà macroeconomiche, in asset gestiti AuM 2) l'efficace processo di diversificazione della top-line. Apprezziamo anche il lancio di Flowe che, combinando innovazione e sostenibilità, è volto principalmente ad affrontare le necessità delle giovani generazioni, creando così una base di clienti per il futuro di Banca Mediolanum".
Banca IMI ricorda di prevedere per il 2020 "flussi netti in entrata complessivi di 5,65 miliardi di euro, di cui 3,5 miliardi di AuM, rispetto alla guidance che la società ha fornito nella conference call indetta per commentare i risultati di bilancio del primo trimestre, che prevede flussi netti in entrata superiori ai 5 miliardi di euro per il 2020, di cui 3,5-4 miliardi di euro in AuM".
Sul fronte dividendi, "le nostre stime prevedono un dividendo di 0,34 euro per azione) per il 19 ottobre del 2020, entro l'assemblea degli azionisti che si terrà ad aprile. Il pagamento avverrà automaticamente, a meno di ulteriori misure lanciate da Bankitalia (che, in linea con la Bce, ha raccomandato la sospensione dei dividendi e delle operazioni di buyback, per consentire alle banche di liberare risorse in tempi di crisi da pandemia coronavirus COVID-19)".
Ancora: "Mettiamo in evidenza la forte posizione di capitale di Banca Mediolanum (CET1 ratio al 18,8% alla fine di marzo). Dall'altro lato, sottolineiamo la raccomandazione recentemente emessa da ESRB (Il Comitato europeo per il rischio sistemico), secondo cui le banche dovrebbero astenersi dal versare le cedole fino al primo gennaio del 2021. Riguardo al futuro, le nostre stime sul 2020-22 sono per un aumento dei dividendi ordinari da 0,42 per azione nel 2020 a 0,45 euro per azione nel 2022".
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