Finanza Notizie Italia Aumento dell’Iva: crollo dei consumi con effetti negativi sul Pil, stangata fino a 1.000 euro a famiglia

Aumento dell’Iva: crollo dei consumi con effetti negativi sul Pil, stangata fino a 1.000 euro a famiglia

12 Marzo 2018 12:11

Una stangata per le famiglie con conseguente crollo dei consumi e ricadute sul Pil. Questa la previsione di un eventuale incremento delle aliquote Iva in Italia a partire dal 2019. Una prospettiva allarmante, ma che non sembra troppo lontana: il primo passo per disinnescare le clausole, infatti, è inserire la previsione di un intervento di sterilizzazione già nel prossimo Def, il documento di economia e finanze che dovremo presentare in sede europea il 10 aprile, a meno di un mese da oggi.

L’allarme arriva da Confesercenti, che ha condotto una simulazione. Se dovessero scattare, gli aumenti Iva imposti dalle clausole di salvaguardia avrebbero un grave impatto sui consumi, portandoci a perdere nel corso del prossimo triennio 23 miliardi di euro di spesa, circa 885 euro a famiglia. Uno stop alla domanda interna che farebbe rallentare anche il Pil, con una riduzione di 1,1 punti della crescita stimata del prodotto interno lordo tra il 2019 ed il 2021: ‌ particolare si stima una riduzione della crescita in termini di Pil pari allo 0,3 nel 2019 e dello 0,4% nel 2020 e nel 2021.

Secondo le calsuole di salvaguardia, a partire da gennaio 2019 l’Iva salirà di 1,5 punti per l’aliquota ridotta, che passerebbe dal 10 all’11,5%, e di 2,2 punti per quella ordinaria, che salirebbe dal 22 al 24,2%. Inevitabile l’impatto sui prezzi, con un aumento stimato dello 0,6% già nel 2019 e dello 0,7% per entrambi gli anni successivi, per i beni di largo consumo ma anche per prodotti e servizi turistici. “Una stangata – spiega Confesercenti – che secondo le nostre analisi si trasformerebbe quasi del tutto in contrazione degli acquisti, con un effetto immediato e crescente sui consumi, che perderebbero mezzo punto già nel 2019 per arrivare a perdere quasi un punto (-0,9) nel 2021”.

“L’aumento dell’Iva rischia di portare ad uno stop della fragile ripresa italiana, già data in indebolimento nei prossimi anni: per questo riteniamo che sia prioritario trovare una soluzione che eviti ulteriori stangate, per quanto costosa”, commenta Mauro Bussoni, segretario generale di Confesercenti. La sterilizzazione degli aumenti previsti dalle clausole per il solo 2019 costerebbe oltre 12,4 miliardi di euro. Risorse che si aggiungerebbero ai 22 miliardi già impegnati solo nell’ultima manovra per sterilizzare completamente la clausola per il 2018 e, parzialmente, per il 2019, che sono stati coperti per la metà con aumenti di entrate e tagli di spesa e per l’altra metà con indebitamento aggiuntivo.

L’allarme viene raccolto dal Codacons che stima una stangata per gli italiani pari a +791 euro annui a famiglia solo di costi diretti. A questi vanno aggiunti gli effetti indiretti legati al rincaro dei prezzi al dettaglio, che potrebbero portare la stangata totale a sfiorare i +1000 euro a famiglia su base annua. “Un massacro per le tasche delle famiglie”, lo definisce il presidente di Codacons, Carlo Rienzi, che ricorda che l’esperienza degli ultimi anni ha dimostrato come l’incremento delle aliquote Iva non ha prodotto i risultati sperati, perché le famiglie hanno reagito all’aumento dei prezzi al dettaglio riducendo i consumi, con conseguenze drastiche per il commercio e l’economia del paese.